Catalogna Expert/3 Dai Pirenei al cielo: tappa Lleida-La Seu d’Urgell
Ecco il terzo appuntamento con il programma di elearning Block Notes, firmato Ente del turismo della Catalogna in collaborazione con L’Agenzia di Viaggi magazine. Dopo aver introdotto il nuovo prodotto turistico del Grand Tour di Catalogna e aver approfondito le prime due tappe, è il momento di scoprire i dettagli della terza, da Lleida a La Seu d’Urgell.
Da Lleida e dalla sua iconica Seu Vella, questo tratto lascia la pianura ed entra nei Pirenei catalani. Diventano compagni di viaggio la Val d’Aran con i suoi piccoli borghi medievali, il cielo stellato di Montsec e la coppia di chiese romaniche della Vall de Boí. Questo viaggio comprende anche una visita al Parco Nazionale di Aigüestortes i Estany de Sant Maurici e sport d’avventura sul fiume Noguera Pallaresa, prima di arrivare a Seu d’Urgell.
INFORMAZIONI UTILI
357 km percorsi
5 sezioni
15 highlights
Chilometri di ogni sezione:
Da Lleida a La Pobla de Segur – 107 km
Da La Pobla de Segur a Boí Taüll – 62 km
Da Boí Taüll a Vielha – 60 km
Da Vielha a Sort – 74 km
Da Sort a La Seu d’Urgell – 54 km
Da non perdere: Lleida / Congost de Mont-rebei / Parco Nazionale di Aigüestortes i Estany de Sant Maurici / Vall de Boí Romanesques / Val d’Aran / La Seu d’Urgell
SEZIONE 1
Sotto un cielo stellato
Il campanile ottagonale di 60 metri della Seu Vella si staglia nel cielo di Lleida, dove inizia la tappa. La cattedrale si erge offrendo un punto panoramico da cui ammirare l’intera pianura e le sue coltivazioni di alberi da frutto che si estendono fino alle rive del fiume Segre, un paesaggio completamente diverso da quello del tratto precedente del Grand Tour.
La strada prosegue fino alla Serra del Montsec. Lì si trovano Àger e il suo splendido cielo, designato Riserva Stellare. Il luogo migliore per osservare le stelle è il Parco astronomico del Montsec. La zona offre anche il Congost de Montrebei, con pareti verticali di 500 metri create dall’erosione del fiume Noguera Ribagorçana. E proprio seguendo il fiume e passando per lo stretto di Mu, si prosegue in direzione di Balaguer fino a raggiungere Camarasa. Questo comune è noto per il suo bacino idrico, dove si possono praticare attività acquatiche, e per le sue pareti rocciose, che attirano scalatori da tutto il mondo.
SEZIONE 2
Aigüestortes e lo stile romanico di Boí
Si lascia alle spalle il paesaggio pre-pirenaico per raggiungere la Vall de Boí, che ospita otto chiese e una cappella romanica dell’XI secolo, ed è anche la porta del Parco Nazionale di Aigüestortes i Estany de Sant Maurici, che rappresenta l’unico parco nazionale della Catalogna ed è anche una riserva stellare del patrimonio mondiale dell’Unesco.
SEZIONE 3
Val d’Aran: cascate e fauna unica
Per comprendere la storia della Val d’Aran, è essenziale considerare la sua posizione geografica e il suo terreno. Questa parte unica dei Pirenei catalani non ha solo una propria lingua, l’aranés, ma anche usanze legate a una terra rimasta isolata per molti anni. Nel capoluogo, Vielha, spicca la chiesa di Sant Miquèu, costruita in epoche diverse e caratterizzata da un mix di stili romanico e gotico. Seguendo il fiume Garonna è possibile combinare l’escursionismo con la visita a una delle numerose cascate della zona. Nel Parco Aran di Bossòst, una riserva faunistica, si possono osservare animali come lupi e lontre, che si aggirano allo stato semibrado. E prima di lasciare la valle, è da provare l’olha aranesa, una zuppa tradizionale di alta montagna molto nutriente.
SEZIONE 4
In viaggio verso laghi glaciali e relax termale
Si può iniziare questo tratto passeggiando tra i villaggi della Val d’Aran con le loro case in pietra e i tetti in ardesia. Qui ci si imbatte in piccoli tesori come il negozio di formaggi più alto dei Pirenei a Bagergue, a 1.419 metri di altitudine, o strutture romaniche del XII secolo come la chiesa di Santa Maria ad Arties.
A Salardú, all’interno della Chiesa di Sant Andrèu, si scopre l’incisione romanica del Crist de Salardú, una delle più preziose reliquie romaniche aranesi, realizzata nel XII secolo. La Val d’Aran si può esplorare anche inforcando una mountain bike elettrica, godendo di viste come quella sulla vetta del Monte Montardo lungo il tratto tra Arties e Salardú.
Nelle vicinanze è possibile anche provare un bagno rilassante nelle acque sulfuree delle Banhs de Tredòs, le terme più alte d’Europa.
SEZIONE 5
Rafting e vita rurale nei Pirenei
In questo tratto si fa rotta su Pallars Sobirà con gli spettacolari paesaggi del Parco Naturale dell’Alt Pirineu, da esplorare a cavallo, in mountain bike, a piedi o praticando sport d’avventura.
Anche Sort è una destinazione catalana di turismo sportivo, con infrastrutture e servizi dedicati alla visita attiva. E per chi desidera mettersi alla prova con lo sport ci sono anche Llavorsí, Rialp, Esterri d’Àneu e la Ribera de Cardós, capitali catalane del rafting lungo la Noguera Pallaresa, uno dei migliori fiumi d’acqua bianca d’Europa.
Il viaggio prosegue poi verso l’Ecomuseo delle Valls d’Àneu, dove scoprire le case tradizionali dei Pirenei e i modi di vita delle famiglie locali nella prima metà del XX secolo. La Casa de l’Os Bru di Isil spiega invece tutto sulla vita dell’orso bruno, che è stato reintrodotto nei Pirenei.
La meta successiva è Seu d’Urgell, che offre innumerevoli e suggestivi percorsi verdi, lungo i quali visitare anche luoghi come la Cattedrale di Santa Maria, l’unica cattedrale completamente romanica della Catalogna. Questa zona è anche l’ideale per assaggiate il suo formaggio, l’unico a denominazione d’origine protetta in Catalogna, e visitare la fiera del formaggio, la Fira de Formatges Artesans del Pirineu.
Il percorso lungo le diverse sezioni di questa tappa del Grand Tour si può poi anche arricchire di ulteriori suggerimenti su destinazioni e attività da mettere in programma.
IL TREN DELS LLACS
Inaugurata nel 1951, la ferrovia che collegava Lleida e La Pobla de Segur faceva parte di un progetto trans-pirenaico che intendeva collegare la città di Lleida con Saint Girons, oltre il confine. Ma l’intero percorso non fu mai completato. Oggi si può compiere questo viaggio nostalgico verso La Pobla de Segur grazie a due locomotive a motore diesel degli anni ’60. Lungo il percorso si trovano quattro bacini artificiali, 41 gallerie di montagna e 31 ponti, sempre con vista sulle catene montuose di Noguera Pallaresa, Mont-roig e Montsec. Il viaggio nel Tren dels Llacs dura un’ora e cinquanta minuti.
LE ACQUE TERAPEUTICHE
A 1.500 metri di altitudine, la Vall de Boí vanta numerose sorgenti minerali curative con temperature che vanno dai 4 ai 56 gradi. I Romani apprezzavano le virtù terapeutiche di queste terre già nel I e II secolo, così come i signori di Erill, che le governarono mille anni dopo. Oggi, lo storico Balneari de Caldes de Boí dispone di 37 sorgenti termali con acque naturalmente ricche di cloro, solfati e bicarbonato di calcio. Conta anche su due hotel aperti dalla primavera all’autunno e di un noto stabilimento di imbottigliamento di acqua minerale. È il centro termale con la più ampia varietà di acque, record che gli è valso un posto nel Guinness dei primati.
LA MAGIA DELL’INVERNO
Lleida è sinonimo di sci, e sono molte le opzioni disponibili per praticare questo sport nella provincia. Nella Vall de Boí si trova il Boí Taüll Resort, che vanta l’area sciistica più alta dei Pirenei, mentre nella Val d’Aran si trova l’iconica Baqueira-Beret.
E ci sono anche altre località dove i visitatori possono praticare lo sci alpino e lo sci di fondo. L’elenco è lungo e variegato: Espot Esquí, Port Ainé, Tavascan, Port del Comte, Virós-Vallferrera, Aransa, Lles de Cerdanya, Sant Joan de l’Erm e Tuixent-la Vansa. Molte di queste aree offrono anche la possibilità di dedicarsi ad altri sport sulla neve, come le slitte trainate da cani o le ciaspole.
PARCHI NATURALI
Oltre all’area naturale di Aigüestortes i Etsany de Sant Maurici, designata come parco nazionale, due parchi naturali si estendono nella parte occidentale dei Pirenei catalani. Il Parco Naturale dell’Alt Pirineu conta per esempio su 80.000 ettari che lo rendono il parco naturale più grande della Catalogna. All’interno dei suoi confini si trova anche un altro record, la Pica d’Estats, che con i suoi 3.143 metri è la montagna più alta della Catalogna.
Il parco ospita alcune specie animali in via di estinzione come il gallo cedrone, l’orso bruno e l’autoctona lucertola Pallaresa, non facili da avvistare.
Il suo vicino è il Parco Naturale Cadí-Moixeró, che protegge le due catene montuose collegate dal passo di Tancalaporta. È il luogo migliore della Catalogna per osservare gli scriccioli e altri uccelli delle foreste montane e subalpine dei Pirenei, come il picchio nero, che compare nel logo del parco, o la civetta di Tengmalm.
QUESTA È LA TERZA LEZIONE DEL CORSO DI FORMAZIONE BLOCK NOTES “CATALOGNA EXPERT”: CLICCA QUI E COMPILA IL FORM PER PARTECIPARE. IN PALIO UN FAM TRIP PER TRE AGENTI DI VIAGGI IN CATALOGNA.