Un festival dedicato a Vincenzo Bellini come perno per un nuovo modello di sviluppo per Catania, che parta dalla cultura e dall’arte. È l’idea emersa durante il convegno “Bellezza e mobilità sostenibile nella città di Bellini”, tenutosi all’Aula magna del Rettorato, in piazza Università, e voluto da Città metropolitana di Catania.
Dal sindaco Salvo Pogliese l’auspicio che l’Italia si doti al più presto «di una legge per l’istituzione di un festival internazionale belliniano, come quelli di Bergamo, Parma e Pesaro dedicati a Donizetti, Verdi e Rossini. Un impegno importante, che è compito di uno Stato sostenere. Va da sé che un simile festival, sicura attrazione turistica, darebbe un impulso incredibile all’economia, non solo di Catania, ma dell’intera regione».
Il primo cittadino ha, poi, evidenziato il «contributo davvero importante dato dall’università all’evoluzione della città. I 42mila abbonamenti metro gratuiti per gli studenti sono stati un passo avanti decisivo verso un reale mutamento di abitudini degli studenti e verso una compiuta mobilità sostenibile».
Dal canto suo Roberto Grossi, sovrintendente al Teatro Massimo Vincenzo Bellini, ha sottolineato l’importanza di un brand come quello di Bellini per Catania: «Una ricerca universitaria ha provato come attorno all’Arena di Verona ruoti un indotto di circa 600 milioni di euro l’anno. Davvero il festival belliniano potrebbe diventare il futuro della Sicilia, riconnettendo anche il tessuto sociale, le famiglie, i lavoratori, i giovani».