Editoriale
Wtm e il travelpower
che fa la differenza
“Quella volta a Brick Lane aspettando il Wtm, come un rito, una specie di Capodanno”. Con queste parole, ormai nove anni fa, ricordavo Cristina Ambrosini, la direttrice-manager cosmopolita e istrionica,
ContinuaLa rivincita della stampa turistica. L’Editoriale del direttore
C’era un tempo in cui contava 1.500 pagine, una macchina poderosa gli si muoveva intorno e nessuno, dico nessuno, poteva farne a meno. È l’Annuario del Turismo Italiano, la più
ContinuaIl giornale com’è (e come lo vorremmo). L’Editoriale del direttore
L’uomo è un essere perfettibile. Tanto più lo è un giornale, per sua natura incline alla sintesi e dunque alla semplificazione. Costretto, talvolta, a banalizzare meccanismi complessi. Modalità che chi
ContinuaL’editoriale: “La carta è riciclata, le notizie no”:
“La carta è riciclata, le notizie no”. Se fosse uno slogan, sarebbe questo: sintesi perfetta dell’ennesimo nuovo corso de L’Agenzia di Viaggi Magazine, dove la spinta sempre più forte sull’attualità
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Venere-influencer e i cazzotti
(per ora) immeritati
Può piacere o dispiacere, ma lo spot “Italia Open to Meraviglia” è il primo vero colpo messo a segno, sul terreno del marketing, dal ministero del Turismo di Daniela Santanchè
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La paura del viaggio
e il capitombolo nel Medio Evo
No, non funziona così. Il viaggio non è frontiere blindate. Non è acronimi atroci (Plf, per dirne uno), né passaporti sanitari. Non è paura dello straniero-portatore-di-disgrazie. Il viaggio non è
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Lockdown dei viaggi,
ma è l’ora di ricostruire
Spostamenti tra regioni inibiti, finanche tra comuni nei giorni clou delle feste, niente crociere, niente sci e – tanto per non farci mancare nulla – quarantena d’obbligo per chi rientra
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Travel senza maschera:
il tempo delle scelte
Nella prima fiera in maschera, molti tra i player del turismo la maschera l’hanno tolta. I toni di un tempo, talvolta forzatamente trionfalistici, hanno ceduto il passo a una singolare
ContinuaC’era una volta il pesce d’aprile di Ryanair
Nel tempo Michael O’Leary ci ha abituati ai suoi pesci d’aprile. Per alcuni anni, ogni primo di questo mese, nelle redazioni dei giornali arrivava un comunicato stampa con la breaking
ContinuaUvet, le agenzie e quella cravatta sciolta
Togli la giacca, sciogli il nodo alla cravatta. Sbottona la camicia bianca. E le scarpe lucide? Via, non servono. È il cambio d’abito di Uvet. La svestizione dai panni inamidati
ContinuaIl corpo di Uvet alla prova del leisure
Se Uvet fosse un corpo avrebbe in capo Luca Patanè, il braccio destro Andrea Gilardi e quello sinistro Ezio Birondi. Il primo proteso sul network, il secondo sul tour operating.
ContinuaStoria della buonanotte per la bambina ribelle Ryanair
Prima vennero le cancellazioni per la “fuga dei piloti”, poi le contrattazioni sindacali, il riconoscimento delle sigle e la proclamazione degli scioperi. L’ultimo quello del personale di volo annunciato per
ContinuaCaro Salvini, il turismo non è solo Made in Italy
Tra il respingimento dell’Aquarius e l’idea di censire i rom, il tuttologo Matteo Salvini – le cui competenze non sembrano affatto volersi limitare a quelle di ministro dell’Interno – l’ha
ContinuaMsc Crociere riscopre il mare: dopo Seaview ci sarà Seatouch?
Quando si racconta una nave da crociera, il più delle volte si descrive una simil-Las Vegas adagiata sull’acqua: casinò, zipline, simulatori di Formula1, bowling, ristoranti stellati. Un paradiso artificiale dove
ContinuaChi ha paura delle Olta delle crociere
Il mercato io, mammeta e tu, come si direbbe a Napoli, sul lungo periodo potrebbe penalizzare le agenzie di viaggi. Ammesso che esista un duopolio, e che sia impensabile scardinarlo
ContinuaSe l’ago della bilancia è Gattinoni
Hai presente il centrodestra e il centrosinistra? Eccoli qui. Da un lato Gabriele Burgio, presidente di Alpitour e delle sue sorelle (da Neos alla catena VoiHotels); dall’altro Luca Patanè, numero
ContinuaRyanair: il passeggero dimentica, l’agenzia di viaggi no
Italiani popolo di smemorati, più che di santi e poeti. Abbiamo dimenticato in fretta chi ci ha ucciso al mercatino e sulla Rambla, figurarsi se serberemo rancore per l’irlandese che
ContinuaLa distanza che non c’è tra l’isola e la Rambla
Da un lato l’uomo: la strage di Barcellona con un furgone sulla Rambla che ha ucciso 16 persone. Dall’altro la natura: il terremoto a Ischia con le due vittime a
ContinuaLa pericolosa tentazione di dire “Go Home”
Se incidentalmente sono finita a fare la giornalista di travel, meno casualmente sono amalfitana. Nel senso che io nella iperturistica e blasonata Amalfi Coast – con una casa giusto dirimpetto
ContinuaIl vizietto di non farsi capire: è arrivato #Sapevatelo
Passi il bleisure. Passino persino i Millennials e le cinquanta sfumature per dire “giovane”. Passi pure il claim e il cugino pay-off. Ma di fronte ad amazonisation non c’era alternativa:
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