«Il nostro modello funziona e i risultati quest’anno sono molto positivi». Parola di Justin Chang, country manager Italia e Spagna per Catahy Pacific a pochi mesi dal suo insediamento. Il manager della compagnia di Hong Kong è il nuovo referente per il nostro mercato dallo scorso agosto, ma ha già le idee chiare sul futuro del vettore.
«Non abbiamo paura della concorrenza delle compagnie aeree mediorientali perché continuiamo a essere leader per i collegamenti in Asia con rotte dirette e servizio d’eccellenza. Il nostro mercato è equamente suddiviso tra leisure e business e lavoriamo per migliorare questa tendenza nel 2019».
Cathay, d’altronde, ribadisce con i numeri la propria forza. «Contiamo con un load factor dell’85% su tutte le tratte da Milano Malpensa e Roma Fiumicino e vantiamo una flotta di nuova generazione: 196 aeromobili e con 7,7 anni di età media». La compagnia, intanto, ha già in cantiere la consegna di ulteriori 77 nuovi aerei.
«Connessioni comode da Hong Kong e servizi al top sono i nostri punti di forza per i clienti italiani – prosegue Chang – E pensiamo anche di aumentare le frequenze su Roma». Ad oggi Catahy Pacific opera quattro collegamenti settimanali per l’inverno, che diventano giornalieri durante l’estate.
«Sarà così anche per il 2019 – avverte Chang – ma non escludo altre novità visto l’ottimo rapporto che ci lega ad Aeroporti di Roma e i risultati in crescita che abbiamo registrato su Fiumicino». Cathay Pacific vola da Milano Malpensa con aeromobili B777/300 ER in quattro classi di servizio, First, Business, Premium ed Economy. Da Roma, invece, si passa dagli A350/900 con tre classi di servizio (niente First) in inverno ai Boeing 777/300 d’estate.
Intanto, è ancora valida la promozione “Pronti al decollo” per volare verso Oriente a tariffe speciali: prenotando fino al 4 novembre è possibile viaggiare entro il 30 settembre 2019 in Economy, Premium Economy e Business Class verso tutte le destinazioni del network Cathay in partenza da Milano Malpensa e Roma Fiumicino.
Sul clamoroso attacco hacker dello scorso marzo, invece, che ha visto Cathay Pacific farsi rubare i dati personali di 9,4 milioni di clienti, la compagnia precisa che potrebbero essere state sottratte informazioni sul passaporto, numero di carta d’identità, data di nascita e indirizzi, numero di telefono.
Il saccheggio informatico, reso nota dai media internazionali solo la scorsa settimana, non includerebbe però la password dei singoli clienti. Per prevenire possibili abusi Cathay ha attivato una collaborazione con Experian, società specializzata appunto in furto d’identità.