Cathay taglia 8.500 dipendenti e chiude la controllata Dragon
Il modello delle compagnie aeree non regge più la pandemia globale, ormai è un dato di fatto, così i vettori continuano a tagliare il più possibile. Questa volta è il turno di Cathay Pacific, che licenzia un quarto dei dipendenti di tutto il Gruppo e chiude la controllata regionale Dragon.
La ristrutturazione della compagnia asiatica prevede il taglio di 8.500 posti di lavoro: 5.300 dipendenti con sede a Hong Kong e altri 600 sparsi nelle altre sedi nel mondo. Il resto dei tagli di lavoro proviene, infine, da uscite naturali e dal blocco delle assunzioni.
Cathay Dragon vola soprattutto dentro la Cina continentale e verso l’Asia del Nord, la sua flotta è composta da 38 aeromobili, di cui 31 sono già parcheggiati da mesi. «La pandemia in tutto il mondo continua ad avere un effetto devastante e la dura verità è che dobbiamo ristrutturare radicalmente il gruppo per sopravvivere», ha affermato il direttore generale, Augustus Tang. Cathay Pacific ha perso oltre 1,27 miliardi di dollari nei primi sei mesi dell’anno e continua a bruciare. Circa 250 milioni di dollari ogni mese a causa della pandemia da coronavirus.