C’è un nuovo rinnovo nell’ambito dei contratti collettivi nazionali del lavoro del turismo. Dopo Fipe (con prevalenza per il mondo della ristorazione) e Federalberghi e Faita FederCamping, questa volta tocca alle associazioni del travel di Confesercenti (Assoturismo, Fiepet, Assohotel, Assoviaggi, Assocamping, Fiba), che hanno siglato con le organizzazioni sindacali di categoria Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs un’ipotesi di accordo per un settore che dà occupazione a oltre 1,2 milioni di lavoratori.
L’ipotesi di accordo copre tutto il turismo, avendo come sfera di applicazione i pubblici esercizi, gli stabilimenti balneari, hotel, campeggi e le agenzie di viaggi.
L’impostazione del contratto resta questa del 2018, con una parte generale e tre specifiche dedicate a pubblici esercizi e stabilimenti balneari (rispettivamente rappresentati da Fiepet e Fiba), hotel e campeggi (Assohotel e Assocamping) e le agenzie di viaggi che rientrano nel circuito Assoviaggi.
Il nuovo contratto decorre dal 1° luglio 2024 e sarà valido fino al 31 dicembre 2027. In linea con gli altri accordi di settore, è previsto un aumento salariale a regime di 200 euro parametrato sul quarto livello, seppure con decorrenze diverse e tranche differenti dovute a una maggiore attenzione sui settori più in difficoltà dalle mense alle agenzie di viaggi.
Oltre a essere stato rafforzato il welfare contrattuale, in particolare l’Assistenza Sanitaria Integrativa, sul piano normativo sono tante le novità contenute in questa ipotesi di rinnovo: dal potenziamento dei contratti a termine per hotel e campeggi, per i grandi eventi, fino alle pari opportunità, alla violenza di genere e alla genitorialità.
È stata inoltre prevista la costituzione di una commissione paritetica nazionale entro la fine del 2024 che affronti i temi legati a salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, alla luce della crescente importanza della tematica anche per il settore del turismo, mentre sul fronte della conciliazione vita/lavoro sono stati riformulati i trattamenti spettanti ai genitori durante i periodi di congedo obbligatorio e facoltativo, con effetti positivi su tredicesima, quattordicesima, ferie e permessi.