Cdp, più investimenti nel turismo:
«Nuove acquisizioni entro il 2021»
«Continuiamo a investire nel settore, ampliando la disponibilità del fondo d’investimento per il turismo (Fit) con l’obiettivo di acquisire nuove strutture ricettive, soprattutto al Sud Italia». C’è un segnale di continuità rispetto alla precedente gestione durante la presentazione del piano industriale 2019-21 per Fabrizio Palermo, amministratore delegato di Cdp dallo scorso agosto.
Continuità che si fa più robusta con con un ampliamento annunciato di quel fondo che finora ha contato con circa 250 milioni di euro di dotazione gestiti da Cdp Investimenti Sgr e che ha come obiettivo la raccolta di circa 1 miliardo di euro di finanziamenti.
SPAZIO ANCHE ALLE PMI. E se il focus resta l’acquisizione di strutture strategiche nel settore dell’ospitalità e resort, Palermo annuncia investimenti anche sui porti (con un occhio probabilmente al sistema crocieristico, ndr) sulla formazione professionale e sulle startup. «Le partecipazioni strategiche in grandi aziende sono importanti – sottolinea il presidente di Cdp, Massimo Tononi – ma il nostro core business è finanziare e supportare le infrastrutture, le imprese e i sistemi territoriali, per questo ci saranno più investimenti dedicati alle piccole e medie imprese».
IL PUNTO SUGLI INVESTIMENTI. Anche il fondo per il turismo, quindi, potrebbe intraprendere azioni più mirate rispetto agli investimenti precedenti. Negli ultimi anni, infatti, Cdp ha rilevato le strutture di Marina di Sibari e Marina di Pisticci – gestite da Th Resorts – Ostuni, Pila e Marilleva (prima affidate a Valtur e poi, dopo la fine dell’esperienza Bonomi, date in gestione sempre al Gruppo guidato da Graziano Debellini) per la somma di 50 milioni di euro, e per ultimo il Salento Village di Blu Hotels (23 milioni).
Azioni che sono state affiancate dall’aumento di capitale in Rocco Forte Hotels (23% delle quote per 76 milioni di euro) nel 2015 e di Hotelturist S.p.A. (la società che fa capo sempre a Th Resorts) per 20,4 milioni di euro (46% del capitale) attraverso la controllata Cdp Equity. Ultimo, ma non meno importante, il progetto di riqualificazione dell’ex Ospedale a mare del Lido di Venezia (110 milioni di euro per la rigenerazione operata da Th Resorts in partnership con Club Med) e dell’ex Colonia marina di Celle Ligure, che sarà affidata sempre al Gruppo di Debellini.
SECCO NO AD ALITALIA. Palermo e Tononi non si sbilanciano sui nomi di nuove possibili acquisizioni, ma rassicurano invece su quelli che non saranno asset da finanziare. «Non è assolutamente ipotizzabile un investimento in Alitalia da parte di Cdp – ha sottolineato Tononi – il nostro consiglio di amministrazione ha l’obiettivo primario di tutelare tutti gli azionisti e il risparmio postale, che è il motore della nostra attività». Sul caso Valtur, che fa riferimento alla precedente amministrazione di Fabio Gallia, l’ad rivendica in ogni caso il ruolo di Cdp. «Cdp ha avuto comunque il ruolo di sostenere l’occupazione in quelle aree garantendo la continuità e l’avviamento turistico di quelle strutture. Vogliamo quindi crescere nel settore alberghiero che riteniamo strategico per la crescita del Paese», afferma Palermo.
INFRASTRUTTURE E MOBILITÀ. Nel nuovo piano industriale, invece, c’è spazio per più investimenti nelle infrastrutture con la neonata unità “Cdp Infrastrutture“, che affiancherà gli enti locali nella progettazione, sviluppo e finanziamento delle opere – «al tradizionale ruolo di finanziatore vogliamo affiancare anche quello di promotore di nuove opere strategiche, coinvolgendo soggetti industriali in operazioni di partenariato pubblico-privato» – e agli investimenti nella mobilità locale, oltre all’avvio di Piani Città per la riqualificazione di aree urbane (sperimentata con Genova e pronta per le città di Torino, Venezia, Roma, Napoli e Palermo).
Gli interventi fanno parte della linea d’intervento dedicata proprio a infrastrutture, pubblica amministrazione e territorio che può contare su circa 25 miliardi di euro dei 200 totale previsti dal piano di Cdp per il triennio 2019-21. Quasi la metà del portafoglio, 111 miliardi, arrivano da risorse proprie, mentre oltre 90 miliardi arriveranno da investitori privati e pubblici.
Giornalista. Specializzato in trasporto aereo e ferroviario, economia, agenzie di viaggi, tecnologia ed estero. Segue convention e fiere internazionali.
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