CDSHotels chiude la stagione con un +35% di fatturato rispetto al 2021 (ma con un +42,5% sul 2019 a parità di strutture) e amplia il portfolio con l’ingresso del Baia Taormina, quattro stelle sulla costa orientale della Sicilia. Salgono così a 13 le strutture della catena alberghiera salentina, presente attualmente in Puglia e in Sicilia, ma che punta, nel medio-lungo termine, a espandersi in tutto il Sud Italia, Sardegna compresa.
«Dopo l’acquisizione del CDSHotels Terrasini sul lato ovest della Sicilia, cercavamo qualcosa sulla costa di Taormina e finalmente l’abbiamo trovata – dichiara Ada Miraglia, direttore commerciale di CDSHotels – È un hotel magnifico, situato a 4-5 km da Letojanni, in pratica proprio sotto Taormina, nel comune di Forza d’Agrò, che è invece arroccato sulla montagna. Consta di 120 camere terrazzate sulla scogliera, tutte con terrazza vista mare, è come stare su una nave da crociera. La struttura è solida e ben conservata, ma contiamo comunque di fare un restyling durante l’inverno dell’arredo e del corredo, per essere pronti all’apertura per maggio 2023. Offriremo il trattamento di bed and breakfast e mezza pensione per lasciare spazio a chi vuole girare e visitare i dintorni, anche se all’ora di pranzo daremo comunque la possibilità di consumare un light lunch in piscina. Inoltre, sono allo studio anche proposte di viaggio in abbinamento al CDSHotels Terrasini- Città del Mare, in modo da offrire due basi di partenza differenti per scoprire la Sicilia».
Caratterizzato da un taglio leisure, anche se non mancano spazi per il segmento Mice, il Baia Taormina si rivolge prevalentemente a un target medio alto di coppie che al villaggio preferisce ambienti più raccolti e riservati. Si punta in particolare alla clientela estera, proveniente da Europa, nord Europa e Usa, che dopo un picco di presenze registrato nel 2019, quest’anno è tornata a premiare nuovamente Puglia e Sicilia, facendo registrare un aumento di fatturato del 30%, con una concentrazione nella prima parte della stagione.
Dopo due anni di pandemia che hanno modificato le abitudini dei consumatori portando ad un incremento delle prenotazioni last minute, CDSHotels rileva nel 2022 un’inversione di tendenza con un ritorno dell’early booking con un picco di conferme giunte entro il 31 marzo.
Segno che si è ricominciato a progettare e programmare le vacanze con largo anticipo. Anche il settore Mice si è rimesso in moto e le presenze di gruppi sono aumentate mettendo a segno un +63% di fatturato rispetto al 2019. «Tutti questi numeri ci fanno ben sperare per un futuro in crescita – aggiunge Ada Miraglia – Ma, purtroppo, bisogna essere onesti e non possiamo vedere il bicchiere del tutto pieno: insieme alla crescita dei risultati abbiamo, infatti, registrato anche una crescita esponenziale dei costi. Le nostre politiche aziendali sono, da sempre, orientate alla riduzione degli sprechi, anche in un’ottica di risparmio ecologico e facciamo molti sforzi per sensibilizzare i nostri ospiti, che si dimostrano sempre molto sensibili, verso queste necessità. Ma ciò non basta ed è necessario che qualcosa si muova a livello europeo affinché il caro-prezzi venga in qualche modo contenuto e vengano impedite eventuali speculazioni in tale direzione».