Centennials in agenzia, la ricetta per conquistarli

20 Novembre 13:41 2019 Stampa questo articolo

I centennials, generazione di influencer: un prezioso libro, incentrato sulle nuove generazioni che saranno poi i futuri viaggiatori, e dal nome La scuola dei centennials, è stato realizzato e presentato agli agenti di viaggi nel corso della convention di Fiavet Nazionale svoltasi a Salerno da Valentina Aprea, deputata e membro della VII Commissione Cultura.

«I professionisti del viaggio organizzato – osserva Aprea – dovranno intercettare questo futuro bacino di utenza turistica. Occorre modificare i sistemi di relazioni con i potenziali clienti. Bisogna partire dal presupposto che oggi una figura-chiave è proprio quella degli influencer, come lo è la famosa Greta Thunberg per l’emergenza climatica. Quindi c’è bisogno di nuove competenze professionali in linea con il mondo che cambia velocemente. Così come il consumer di domani che risulta in continua evoluzione, perchè oggi la tempistica è dettata dalla rete, dall’era digitale. Ecco perchè i professionisti dovranno acquisire al più presto le competenze digitali per rimanere sul mercato».

Con un interessante excursus sulla scuola che deve approcciare all’era digitale, Aprea ha spiegato le nuove situazioni di apprendimento, la logica del coding, della programmazione digitale, l’insegnante che diventa coach, accompagnatore-guida per l’apprendimento delle tecnologie, dalla robotica alla realtà aumentata.

I centennials, infatti, hanno nuovi modi apprendere, con grande facilità di acquisire e voglia di scoprire in modo creativo con le tecnologie. Rispetto alle vecchie generazioni che si lasciano guidare dalle tecnologie, quelle nuove la tecnologia la usano, dalle app alla stampa 3D. La società digitale, dunque, impone modalità e tempistiche ben precise per far sì che certe professioni, come quelle dei tour operator e delle agenzie, possano sopravvivere.

Una generazione che – viaggiando quotidianamente nella rete – dialoga e interagisce a livello planetario: da qui la necessità di dare alla scuola e anche al mondo del lavoro una continua dimensione internazionale. Bisogna però educare e guidare queste generazioni per una corretta crescita. Ad esempio nei viaggi d’istruzione Aprea ha sostenuto di cambiare anche i format, che devono essere open, lasciando spazio ai possibili bisogni dei ragazzi che effettuano i viaggi.

A conclusione della presentazione del libro, Aprea ha suggerito di organizzare un’audizione presso la Commissione Cultura alla Camera per rivedere e riformare i viaggi d’istruzione, nell’ottica di soddisfare anche le nuove esigenze dei centennials.

In estrema sintesi come viaggieranno e cosa chiederanno i centennials? Aprea non ha dubbi: «Saranno sempre iperconnessi e avranno necessità di supporti tecnologici. Suggerirei a operatori e agenti di viaggi di proporre destinazioni inedite, insolite e impostare un itinerario open.

  Articolo "taggato" come:
  Categorie

L'Autore