by Roberta Rianna | 3 Luglio 2018 7:14
«Promessa mantenuta. Da 15 minuti si inizia a concretizzare quanto promesso nei giorni scorsi». E ora «lavoro lavoro lavoro» su «agricoltura e turismo: le eccellenze del nostro Paese». Così, con un post sulla sua pagina Facebook, Gian Marco Centinaio annuncia nella tarda serata di lunedì il tanto atteso passaggio di delega del turismo dal Mibact al suo ministero, quello delle Politiche agricole e forestali. Una notizia ufficializzata in contemporanea dalla nota stampa di Palazzo Chigi.
PASSAGGIO DI DELEGHE. Lo stesso Consiglio dei ministri che, come annunciato, ha dato il via libera al decreto Dignità[1] ha anche approvato il riordino delle funzioni di governo, con un vero e proprio “giro di attribuzioni”. Su proposta del premier Giuseppe Conte, il decreto legge – si legge nella nota – “trasferisce al ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali le funzioni esercitate dal ministero dei Beni e delle attività culturali in materia di turismo, prevedendo, al contempo, il conseguente cambio delle denominazioni dei due ministeri, il trasferimento delle risorse umane, strumentali e finanziarie e le necessarie modifiche normative riguardanti gli enti vigilati”.
Infine, il testo attribuisce al ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare le funzioni in materia di emergenza ambientale esercitate dalla presidenza del Consiglio.
La nascita del superministero per il marketing del made in Italy era stata preannunciata già lo scorso 1° giugno[2], all’atto della nascita del nuovo governo gialloverde, che non aveva dato forma alla promessa del Movimento Cinque Stelle di un vero e proprio dicastero del Turismo.
I PIANI DEL MINISTRO. Lo stesso senatore leghista Centinaio, proveniente dal mondo del tour operating, aveva anticipato da più parti il suo programma di governo[3] in materia turistica. Un piano che spazia dalla lotta “senza quartiere” all’abusivismo agli accordi con le Olta, «affinché accettino solo pacchetti certificati». E ancora: rivedere il sistema delle stelle degli hotel, provare a incrementare l’impatto del turismo sul Pil, «che oggi incide per il 12%, ma ha un potenziale del 20%». E su tutto l’intenzione di dare voce alle «organizzazioni del turismo, che in questi anni hanno provato a fare un mucchio di proposte. Sempre inascoltate».
Adesso, con l’approvazione del decreto per il passaggio di delega, sarà creato di fatto un nuovo dipartimento all’interno del ministero delle Politiche agricole con due direzioni generali: una per gli affari generali, l’altra per la promozione del turismo. Comunque, anticipava ieri Il Sole 24 Ore, il decreto del presidente del Consiglio, disciplinerà entro 60 giorni “questo riassetto che prevede la possibilità per i dipendenti del Mibact di decidere se restare ai Beni culturali o spostarsi nel nuovo ministero”.
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