Parte con la firma di nuovo contratto tra ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ministero dell’Economia e delle Finanze e Trenitalia il piano di rilancio dei treni Intercity. Oltre 200 città del territorio nazionale, con 108 collegamenti giornalieri utilizzati da oltre 12 milioni di viaggiatori l’anno, per un network già da molti dato per agonizzante, e che ora, con la firma dell’intesa del 31 luglio, prevede impegni contrattuali per dieci anni, dal 2017 al 2026.
«Gli Intercity erano un malato terminale e da medico posso dire che abbiamo applicato delle buone tecniche di rianimazione. Adesso spero che diventino un modello di successo come è già stato per le Frecce. Anche perché si tratta di un servizio essenziale nelle città dove non c’è l’alta velocità. Grazie a oltre 100 milioni in più all’anno abbiamo migliorato di molto il servizio», ha detto durante la presentazione dell’intesa il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio. Un’intesa che, di fatto, era attivo già dal primo gennaio dello scorso anno, e che prevede adesso un incremento dei posti del 16% per gli Intercity giorno e del 7% per l’offerta degli Intercity, una maggiore puntualità grazie al nuovo materiale rotabile, nuovi servizi come il pulitore viaggiante e il minibar nelle tratte più lunghe.
Il piano di rilancio prevede anche interventi per oltre 300 milioni di euro che riguardano la conversione dell’intera flotta in convogli reversibili, ossia in treni a composizione bloccata che hanno da un lato la locomotiva e dall’altro una vettura semipilota da dove guidare il convoglio e telecomandare la locomotiva.
Intanto, a sette mesi dall’avvio del nuovo contratto, il bilancio vede già l’80% degli Intercity giorno circolanti con ambienti rinnovati e l’introduzione della nuova livrea esterna su oltre il 20% degli Intercity. La regolarità del servizio tocca il 99,87%, con una quota minima di corse cancellate. La presenza del pulitore viaggiante coinvolge già il 30% dei treni.
«Avevamo come obiettivi il consolidamento dell’offerta, evitando di abbandonare tratte, il miglioramento complessivo della flotta e il miglioramento dei servizi a bordo – ha aggiunto l’amministratore delegato di Trenitalia Barbara Morgante – Anche se il contratto è stato firmato ufficialmente solo da poco, posso dire che già da gennaio ci stiamo impegnando per rispettare questi impegni».