Cervinia ribattezzata Le Breuil. Santanchè: «Ripensateci»
Cervinia addio, bon retour à Le Breuil. Detto fatto: la nota località turistica valdostana – scrive il Corriere della Sera – da ieri è riconoscibile solo con l’antico nome francese, compiendo un salto indietro di quasi mille anni. Ad azionare la macchina del tempo un decreto firmato dal governatore, Renzo Testolin, che ha cancellato «l’autarchico» Cervinia, risalente al 1934, dunque figlio del ventennio, quando furono italianizzati i nomi di paesi e città di origine straniera.
Tutti d’accordo? Mica tanto: i residenti, ad esempio, non ci stanno a perdere un brand turistico noto in tutto il mondo. E anche il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, si ribella con un video su X (l’ex Twitter): «Non capisco il motivo: la nota località sciistica è conosciuta in Italia e nel mondo come tale e un così drastico cambiamento non può che nuocere al settore turistico alberghiero e all’immagine della Valle D’Aosta: ripensateci». Ma andiamo con ordine.
Tanto per cominciare, ora la piccola frazione di 700 abitanti nel comune di Valtournenche è obbligata a cambiare segnaletica e cartellonistica, ma gli abitanti, soprattutto, temono di sprofondare in un caos burocratico per i documenti: dalla carta d’identità ai certificati anagrafici, passando per i dati del catasto.
Gioca in difesa Jean-Antoine Maquignaz, ex sindaco, che ha avviato l’iter per la ricognizione dei nomi storici in Val d’Aosta: «Cervinia non sparirà nella memoria collettiva, è una delle più celebri stazioni sciistiche delle Alpi. Bisogna però tenere conto della cultura del territorio e i nomi vanno preservati, così come la loro lunga storia».
Dura lex, sed lex, sottolinea Testolin: «Le procedure per l’attribuzione delle denominazioni ufficiali dei comuni sono previste dalla legge. Nel caso di Valtournenche il percorso ha preso avvio nel 2011, proprio su input di Maquignaz, e la decisione definitiva è arrivata nel gennaio 2023».
«La memoria storica non va cancellata — precisa la neosindaca, Elisa Cicco — Lavoreremo con la Regione per sistemare la situazione. L’identità verrà difesa in tutti i modi».
Si profila all’orizzonte un braccio di ferro? Almeno per ora Cervinia va in pensione, lasciando campo libero a Le Breuil: chissà se i turisti abituali resteranno interdetti leggendo le indicazioni stradali e i nuovi cartelli all’ingresso del centro storico… Una cosa è certa: la neve ci sarà. Capricci del meteo permettendo.
Giornalista professionista, innamorato del suo lavoro, appassionato di Storia, Lettura, Cinema, Sport, Turismo e Viaggi. Inviato ai Giochi di Atene 2004
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