Chi colonizza il metaverso: i pionieri del travel
Sempre più turismo sulla strada del metaverso. Dopo un primo esempio firmato Alpitour, con il Ca’ di Dio di Venezia, anche R Collection Hotels sperimenta il prodotto Nft (non fungible token) e sbarca nel marketplace dedicato OpenSea in collaborazione con la startup Takyon, fondata da Antonio Picozzi, Giuseppe Monteleone e Niccolò Francesco Marino, già soci di PotPot, tech company che opera nel ritiro, custodia e riconsegna dei bagagli.
IL PRIMO NFT DI R COLLECTION HOTELS. Con Takyon, che ha creato una piattaforma di booking decentralizzata che combina la tecnologia Nft e la blockchain, R Collection Hotels ha venduto il suo primo non fungible token (acquistabile chiaramente con criptovaluta) fatto di un soggiorno di due notti per una coppia con cena e massaggio al Grand Hotel Victoria di Menaggio, sul Lago di Como.
L’obiettivo della catena alberghiera è ora quello di ampliare il proprio portfolio di attività e di esperienze che nel mondo reale si fatica a trovare, continuando a esplorare le potenzialità della blockchain, del web 3 e del metaverso.
Il metaverso vuole e deve essere un luogo di illimitata creatività, dove l’esperienza si potrà vivere solo creando un proprio avatar (il nostro alter ego digitale) e, appunto, vendendo, acquistando e scambiando Nft. CLICCA QUI E LEGGI IL NOSTRO APPROFONDIMENTO.
Del portfolio di R Collection, oltre al Grand Hotel Victoria, fanno parte l’Hotel Villa Cipressi, il Royal Victoria e il Regina Olga sempre sul Lago di Como; il Grand Hotel Bristol sulla riviera ligure; il Mentana, il City Life Poliziano e il King a Milano.
LA RIVOLUZIONE DI TAKYON. Siamo in presenza di un nuovo canale di distribuzione i cui benefici stanno anche nella scambiabilità della prenotazione all’interno di una community, con il token che può essere arricchito con foto e video, ad esempio: l’obiettivo di Takyon è, in prospettiva, di arrivare ad avere una propria moneta virtuale.
«Vogliamo creare un nuovo paradigma nel mondo del travel booking – ha spiegato Antonio Picozzi, ceo e cofounder di Takyon – Passando dall’attuale logica di nominalità della prenotazione agli Nft. Così facendo, i nostri utenti potranno scambiare tra loro i viaggi e creare esperienze e ricordi unici».
IL SENTIMENT. Nell’ultimo anno i non fungible token sono diventati parte della cultura mainstream, ed Ebuyer ha scelto di fare un primo bilancio annuale sul sentiment globale utilizzando i dati di Google Search Trends, Linkfluence e Answer the Public.
In Italia troviamo un totale di oltre 190mila conversazioni su Nft e metaverso, dove però c’è ancora diverso scetticismo soprattutto in termini di sicurezza. Ma va detto che, facendo un salto indietro nel tempo, anche su internet e i social media c’era grande diffidenza.
Inoltre, non sorprende che la generazione Z sia il gruppo che parla di più di Nft; il 42% delle conversazioni è pervenuta da ragazzi di età compresa tra i 18 e i 24 anni. Sul metaverso la percentuale si è attestata al 45%. Quanto ai baby boomers, questi si sono aggiudicati una quota di oltre il 12% sia per gli Nft che per il metaverso, mostrando interesse su queste nuove forme di tecnologia.
Secondo l’Osservatorio Blockchain del Politecnico di Milano, in Italia solo nel 2019 più di 30 milioni di euro sono stati investiti in blockchain e da allora il trend ha preso un’impennata vertiginosa.