Gli hotel le stelle già ce l’hanno, ma la famosissima e ambita Guida Michelin compie un passo in avanti e dà ora la possibilità agli imprenditori dell’hospitality di fregiarsi anche delle Chiavi.
Si tratta di un nuovo riconoscimento, come accade per i ristoranti, che vuole premiare le strutture più straordinarie del mondo (tra cui anche castelli, ostelli o ryokan). Al momento troviamo alberghi insigniti negli Stati Uniti e in Francia, ma presto arriveranno annunci che riguarderanno anche l’Italia.
Nel corso degli ultimi quattro anni, il team di ispettori, appassionati e indipendenti Michelin ha esaminato, analizzato e infine scelto più di 5mila hotel da inserire nella sua selezione (è possibile anche prenotare).
Guida Michelin utilizza cinque criteri universali per l’assegnazione delle Chiavi, seguendo lo stesso metodo che adotta per la ristorazione: eccellenza nell’architettura e nel design, qualità e solidità del servizio, personalità e carattere, coerenza tra il prezzo e l’esperienza offerta, rilevanza della struttura nell’ambito della località in cui si trova.
Chiaramente, si possono ottenere fino a tre chiavi Michelin (le ha ottenute ad esempio in Casa Cipriani a New York, piuttosto che il Four Seasons Hotel George V a Parigi). Sul sito ufficiale della Guida, una chiave rappresenta un soggiorno speciale, due un soggiorno eccezionale, tre un soggiorno unico.
«La chiave Michelin è un’indicazione chiara e affidabile per i viaggiatori – ha dichiarato Gwendal Poullennec, direttore internazionale Guida Michelin – Così come le stelle contraddistinguono i ristoranti di alto livello, la Chiave premierà gli hotel più straordinari del mondo. Questa distinzione riconosce anche il lavoro dei professionisti dell’hôtellerie più seri e appassionati».