Non una parola. Soltanto un rapido accenno a un nuovo sussidio una tantum per gli stagionali. Per il resto il turismo – settore ancora una volta fortemente colpito dalle misure anti Covid – non è stato neanche menzionato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, nella conferenza stampa in cui ha illustrato l’ultimo dpcm in vigore fino al prossimo 24 novembre. Un decreto che ufficializza quello che dai media è già stato ribattezzato semi-lockdown e che rappresenta per il ministro Dario Franceschini una doppia sconfitta: sul fronte del turismo, ma anche della sua amata cultura con la chiusura di cinema e teatri.
È così che la nostra industria si trova costretta a digerire – in un doloroso silenzio – un provvedimento teso a contenere il virus attraverso la limitazione di ogni attività che genera scambio, movimento e aggregazione, elementi alla base del turismo.
Vediamo le principali novità introdotte dal dpcm datato 24 ottobre che, più o meno direttamente, interessano l’industria dei viaggi.
Leggi il testo integrale del Dpcm 24 ottobre
- RACCOMANDATO “NON SPOSTARSI”. Il testo è generico e non impone espliciti vincoli al transito tra le regioni, ma contiene un fermo monito: “È fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi”.
- IPOTESI DI CHIUSURA DI STRADE E PIAZZE. È prevista la possibilità di disporre la chiusura al pubblico, dopo le 21, di strade e piazze dei centri urbani dove si possono creare situazioni di assembramento.
- STOP AI PARCHI A TEMA. Il decreto impone la sospensione delle attività dei parchi tematici e di divertimento.
- CHIUSE TERME E SPA. Insieme allo stop imposto a palestre e piscine, il dpcm stabilisce la chiusura dei centri benessere e termali sul territorio italiano, a esclusione delle terme considerate presidio sanitario.
- NIENTE CONCERTI, SPETTACOLI E CASINÒ. Da Palazzo Chigi è arrivata la sospensione anche di tutto ciò che è intrattenimento: dalla cultura al gioco d’azzardo.
- FINE DELLE FIERE. Mentre è confermato lo stop a convegni, congressi e altri eventi, che potranno svolgersi solo con modalità a distanza, arriva il divieto di svolgimento di “fiere di qualsiasi genere e altri analoghi eventi”, in qualche modo assimilati alle sagre, anch’esse vietate.
- GITE SOSPESE. Nell’ambito del sistema scolastico, è confermata la sospensione di “viaggi di istruzione, iniziative di scambio o gemellaggio, visite guidate e uscite didattiche”.
- RISTORANTI CHIUSI ALLE 18. Come bar, pub, gelaterie e pasticcerie, anche l’apertura dei ristoranti è consentita solo fino a quell’orario, con tavoli di massimo quattro persone. Dopo le 18 è vietato anche il consumo di cibi e bevande in luoghi pubblici e aperti al pubblico. Nessun limite di orario, invece, per i ristoranti degli hotel, che però “dopo l’ora x” non potranno accogliere clienti al di fuori dei propri ospiti.
- FRENO AGLI IMPIANTI SCIISTICI. Il decreto prevede la chiusura degli impianti nei comprensori sciistici, che potranno restare aperti agli sciatori amatoriali solo nel rispetto delle linee guida della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome valicate dal Comitato tecnico-scientifico.
Se queste sono le nuove limitazioni imposte dal governo Conte per arginare l’impennata dei contagi da Covid delle ultime ore, restano salve alcune attività concernenti il turismo. Sempre nel rispetto di regole e protocolli sanitari. Eccole in sintesi:
- SÌ AI MUSEI. Nessuna chiusura al pubblico per musei e altri “luoghi della cultura”, purché sia garantita una “modalità di fruizione contingentata”.
- HOTEL APERTI NEL RISPETTO DELLE REGOLE. Stando al dpcm, “le attività delle strutture ricettive sono esercitate a condizione che sia assicurato il mantenimento del distanziamento sociale, garantendo comunque la distanza interpersonale di sicurezza di un metro negli spazi comuni”.
- OBBLIGHI DI VETTORI E ARMATORI. L’articolo 7 del dpcm ricapitola le regole che le compagnie sono tenute a rispettare, tra cui acquisire e verificare la dichiarazione per i viaggi all’estero, misurare la temperatura, respingere i passeggeri con la febbre, rispettare i protocolli, dotare di mascherina chi ne è sprovvisto.
- CROCIERE OK. Il decreto del 24 ottobre conferma la possibilità di fruire dei servizi di crociera nel rispetto dei protocolli ricapitolati all’articolo 8 dello stesso decreto.
- VIAGGI ALL’ESTERO. Restano in vigore le precedenti concessioni e limitazioni agli spostamenti, secondo quanto previsto dal ministero della Salute e reiterato nell’articolo 4 del decreto del premier. L’elenco dei Paesi da cui è vietato o limitato l’ingresso in Italia è contenuto nell’allegato al Dpcm e riguarda, in particolare, le destinazioni citate nell’elenco E e F. Fermi restando i divieti, per chiunque arrivi da tutti gli altri Paesi (elenchi B,C e D, oltre che E e F) è obbligatorio presentare un’autocertificazione, come prescritto dall’articolo 5 del dpcm. All’articolo 6 dello stesso decreto tutte le specifiche sui rientri dall’estero che prevedono obbligo di isolamento e tampone.