«Passerà anche questa». Ce lo aveva scritto il primo novembre. Gli avevamo creduto. Ogni giorno, da quel momento, abbiamo vissuto aggrappati al telefono, in attesa di un messaggio del tipo «l’ho sfangata». Una di quelle comunicazioni nette, sferzanti, di assoluto pragmatismo, a cui ci aveva abituati.
E invece niente, questa volta no: Massimo Loquenzi, presidente dell’associazione Visit Usa Italy, nonché suo fondatore, e direttore dell’agenzia di marketing Master Consulting, non ce l’ha fatta. Il Covid lo ha portato via in un altrove che ci auguriamo somigli all’America.
Ma al di là dei cappelli di presidente, fondatore, direttore, Massimo era per noi ben altro.
Massimo era innanzitutto una persona intelligente. Anzi, intelligentissima. Riusciva a instaurare con gli altri rapporti di sottile e sofisticata complicità. Conosceva il mondo e le relazioni umane meglio di chiunque altro.
Massimo era un amico vero. Gli occhi pieni di vita, gli abbracci generosi. Le parole giuste, senza inutili fronzoli. L’appoggio reciproco quando ce n’era bisogno. Gli attriti regolarmente risolti in un sorriso.
Massimo era un compagno di viaggio. Ci siamo incontrati in ogni angolo di questo pianeta, dalla sua San Francisco alle Maldive, passando per Madrid, Londra, Berlino. Era uno dei capostipiti di questa nostra famiglia in movimento che è il turismo.
Massimo era la sua famiglia. Innamoratissimo di sua moglie Laura, un babbo-chioccia per la sua adorata Francesca.
A loro, alle sue donne speciali, insieme al team di Master Consulting e Visit Usa Italy, va il nostro pensiero ora.
Certo, non servirà ad alleviare il dolore, ma giunga loro come una carezza l’amicizia e la vicinanza di tutta L’Agenzia di Viaggi Magazine.