Cielo Unico europeo, compagnie aeree contro l’Ue: “Troppi ritardi”
Airlines For Europe (A4E), contro il bla-bla-bla di alcuni Stati europei in merito alla finalizzazione dei negoziati sul SES- Single European Sky (iniziativa della Commissione europea l’armonizzazione del traffico aereo in Unione europea con l’obiettivo di ottimizzare l’efficienza e la capacità degli spazi aerei, ndr).
Secondo l’associazione, dopo oltre un decennale di discussioni, il Parlamento europeo, gli Stati membri dell’Ue e l’Unione europea non sono riusciti a compiere progressi significativi sui necessari aggiornamenti normativi dell’accordo che, se approvato, potrebbe costituire la spina dorsale per un traffico aereo più efficiente e ottimizzato dal punto di vista ambientale, riducendo le emissioni di CO2 fino al 10%.
Secondo quanto diffuso da un comunicato dell’associazione “il mancato raggiungimento di un accordo mostra la continua resistenza di alcuni Stati membri a dare la priorità alla riduzione delle emissioni rispetto alla propria sovranità e influenza nazionale, minando impegni cruciali assunti dal settore dell’aviazione europeo quest’anno per mantenere gli obiettivi di decarbonizzazione entro il 2030 e il 2050”.
Il motivo dello dello stallo, secondo l’associazione, sarebbe la reticenza di alcuni Stati coinvolti in un conflitto di interessi in quanto proprietari di servizi monopolistici di navigazione aerea – An air navigation service provider- (ANSP) – che controllano lo spazio aereo nazionale.
La proposta di regolamentazione aggiornata del SES prevede infatti un quadro competitivo per gli ANSP, ma anche lo sblocco di altri accordi, come consentire alle compagnie aeree di perseguire rotte di volo ottimizzate per il clima, consentendo allo stesso tempo alle nuove tecnologie di prendere piede.
«Siamo costernati e frustrati dalla continua mancanza di progressi durante i dialoghi a tre di SES – ha affermato Thomas Reynaert, amministratore delegato di Airlines for Europe – la riluttanza di alcuni Stati membri a scendere a compromessi e ad aiutare a riformare il nostro costoso, inflessibile e frammentato sistema Atm in Europa è estremamente preoccupante. Il SES è una soluzione a breve termine e a basso costo per ridurre le emissioni dell’aviazione, ed è un peccato che il focus della politica su questo argomento si sia perso. Chiediamo ai ministri dei trasporti europei nella loro riunione di domani di concentrare i loro sforzi su questo importante dossier e spingere per i necessari compromessi durante la prossima Presidenza francese dell’Ue».