È servito, forse, il grido d’allarme di Carlo Sangalli di Confcommercio a smuovere il ministro del Turismo. O più semplicemente una presa di posizione coerente con quella del suo partito, la Lega. Fatto sta che, proprio in queste ore, Massimo Garavaglia ha deciso di schierarsi con una nota ufficiale al fianco degli operatori del turismo. Finalmente, verrebbe da dire.
Dal ministro, come già promesso a ridosso di Capodanno alle sigle del travel, l’impegno a portare all’attenzione collegiale del governo le richieste del settore. “Dalla proroga al 31 dicembre prossimo della moratoria sui prestiti bancari al ripristino dal 1° gennaio scorso della proroga della cassa integrazione, su cui è già in corso un dialogo con il ministero del Lavoro”, si legge nel comunicato stampa.
Dialogo che deve essere esteso “anche alla fiscalizzazione dei nuovi oneri contributivi per le imprese del turismo con più di 15 dipendenti”.
«Il grido di dolore dell’industria del turismo – sottolinea Garavaglia – è quello di un settore dinamico che ha bisogno di programmare le stagioni con largo anticipo. Sono fiducioso che il governo, nella sua collegialità, lo saprà raccogliere e introdurre gli interventi per attenuare l’impatto economico negativo della pandemia su un comparto così importante alla formazione del Pil».