Cigs e aiuti alle imprese: i chiarimenti per l’hôtellerie
Un grande piano di sostegno e rilancio per tutta la filiera del turismo sulla falsariga del Piano Marshall del dopoguerra. È quanto emerso nel corso del webinar in streaming organizzato da Travel Appeal e dedicato in particolare alle nuove disposizioni della cassa integrazione in deroga contenute nell’art.22 del decreto cura Italia, seguito ieri sera da centinaia di albergatori e operatori.
COME ACCEDERE ALLA CIGS. È stato infatti chiarito che la Cigs si applica ai datori di lavoro del settore privato e quindi anche alberghiero, non coperti da ammortizzatori sociali, previo accordo anche in via telematica con organizzazioni sindacali nazionali per aziende che occupano più di 5 dipendenti (mentre non è richiesta tale accordo per imprese con meno di 5 dipendenti).
La durata massima della misura è prevista per 9 settimane e i beneficiari della Cigs saranno tutti i lavoratori in forza al 23.02.2020 e le domande vanno presentate alle Regioni o Province autonome che le istruiranno in base all’ordine cronologico di presentazione. Il pagamento verrà erogato direttamente dall’Inps e lo stanziamento per questo strumento è di 3,2 miliardi di euro, fino ad esaurimento.
Con questo quadro di riferimento il webinar, coordinato da Mirko Lalli, ceo e fondatore di Travel Appeal, si è poi sviluppato con il contributo di testimonianze di Giovanna Manzi, ceo di Best Western Italia, Giancarlo Carniani, ideatore del Bto e general manager di Florence Hotels, e Mauro Santinato, presidente di Teamwork, e i numerosi interventi e domande dei partecipanti.
A tal proposito la rappresentante di Confindustria Alberghi, Valeria Di Claudio, ha chiarito che per questo strumento ci sarà sicuramente una modalità del tipo click day e che – anche se è un fondo ad esaurimento – ci sono altri strumenti messi a disposizione dal governo per sostenere le imprese turistico-alberghiere.
Di Claudio ha chiarito che «per lavoratori con stipendi fino a 2.000 euro lordi, l’importo sarà di circa 940 euro sempre lordi, per i dipendenti con stipendi superiori ai 2mila euro lordi, l’importo previsto si attesta sui 1.100 euro lordi; e ancora, in questo scenario di riferimento causato dall’emergenza Covid-19, non c’è obbligo di smaltimento delle ferie, mentre per gli stagionali l’Inps deve ancora chiarire le modalità di applicazione per l’erogazione dell’importo di 600 euro previsto nel decreto. Così come sempre l’Inps darà chiarimenti circa l’applicazione o meno della Cigs per i lavoratori a chiamata».
Infine un importante chiarimento relativo alla quarantena: «è equiparata alla malattia ed è prevista con i relativi trattamenti sia in caso di quarantena con permanenza a casa, sia in quella a sorveglianza attiva. Tutto questo confermando, comunque, che tutte le aziende del settore turistico-alberghiero possono utilizzare il Fondo d’Integrazione Salariale ed in alcune regioni è già previsto il ricorso alla Cigs nel caso in cui non si possa più ricorrere ai tradizionali ammortizzatori sociali», conclude Di Claudio.
LE OCCASIONI DELL’HÔTELLERIE. A chiusura del webinar, Mauro Santinato ha ribadito che «per il nostro settore alberghiero, devastato in termini finanziari, occorre un poderoso piano di aiuti. Val la pena ricordare che proprio ieri la potente associazione alberghiera degli Usa ha chiesto all’amministrazione Trump aiuti per 150 miliardi di dollari. Anche in Italia il governo deve cominciare a pensare a queste cifre come impegno, come aiuti ai vari settori produttivi del Paese, dove, ribadisco, spicca il turismo che è sicuramente quello più colpito. Gli stessi albergatori, al momento della ripresa, dovranno ripensare ai loro modelli di business e dotarsi anche di nuovi modelli di gestione per una grande e capillare riqualificazione delle strutture. Vediamola anche come una grande occasione per modernizzare la nostra hôtellerie».
Gli ha poi fatto eco Giancarlo Carniani che, nello stilare le pagelle riguardo ai comportamenti dei vari protagonisti della vicenda Covid-19 ha dato un 2 al ministro Mibact, Dario Franceschini «che non ha fatto alcuna forte dichiarazione a sostegno del settore, quando avremmo avuto bisogno di un ministro-condottiero capace di far valere le richieste di imprenditori e operatori che non sono mai stati ascoltati dalle istituzioni. Un voto sufficiente alle associazioni di categoria che si son mosse bene ed hanno dato una adeguata assistenza agli associati. Voto 6 al governo per la vicenda Alitalia, perché, quando ripartiremo dopo questi tempi così drammatici, ci sarà davvero bisogno di avere una compagnia di bandiera ed un 10 ad una categoria come quella degli albergatori che è compatta e solidale ed alcuni albergatori han dato una grande prova di civiltà mettendo a disposizione spazi per ospitare soggetti negativizzati».
Giovanna Manzi, dal canto suo, ha rilanciato il suo messaggio di forte incoraggiamento all’hôtellerie italiana che deve reagire con il dinamismo che ha sempre contraddistinto il nostro brand. Travel Appeal organizzerà, nei prossimi giorni, altri webinar sui temi caldi dell’emergenza Covid-19 nel turismo, rilanciando il manifesto “United for Travel Industry”.