Cina-Ue, roadmap per liberalizzare il traffico aereo
Più di 3,5 miliardi di dollari e 11mila posti di lavoro da entrambi i lati. Il tutto, solo nei primi otto anni dopo la firma vera e propria degli accordi. Dopo anni di discussioni e ripensamenti, Cina e Commissione europea hanno finalmente posto le basi per l’inizio di una duplice cooperazione in tema di sicurezza aerea e di diritti di traffico che, a regime, porterà all’inizio di una libera circolazione tra i Paesi della Ue e la stessa Cina.
In questo modo, assicura una nota della Civil Aviation Administration of China, i vettori cinesi potranno ora ottenere in modo più semplice la certificazione rilasciata dalla European Aviation Safety Agency, aumentando di fatto la possibilità di volare negli aeroporti della Ue.
Secondo Bruxelles, l’accordo siglato tra Cina e Ue non consentirà solo di rimuovere tutte le procedure inutili per ricevere la necessarie certificazioni di sicurezza, ma produrrà un aumento del traffico da e per tutti gli aeroporti del vecchio continente. Quando entrerà in vigore anche la seconda parte della partnership, infatti, le compagnie aeree europee potranno volare da ognuno dei 28 Stati membri verso ogni aeroporto del paese del Dragone.
Intanto, pochi giorni fa le tre più importanti compagnie aeree cinesi – Air China, China Southern Airlines e China Eastern Airlines – hanno fatto richiesta a Boeing di ricevere un risarcimento a causa delle perdite subite in seguito alla tragedia dello scorso marzo che ha visto coinvolto un 737 Max di Ethiopian Airlines.
Secondo gli esperti, i vettore made in China hanno lasciato a terra in questo periodo 96 aeromobili di quella tipologia (circa il 4% delle loro flotte) subendo più di 13 milioni di dollari di mancati introiti per ogni aeromobile.