by Gabriele Simmini | 23 Maggio 2017 10:54
Incastrato tra gli Appennini, in una vallata nel cuore delle Marche, si apre un triangolo verde tra i borghi di Fabriano, Sassoferrato e Cerreto d’Esi. Il Parco Naturale Gola della Rossa e di Frasassi, che si estende per circa 10mila ettari da nord a sud e che quest’anno compie 20 anni, è popolato di suoni antichi e vitigni maturi, animali selvatici, cucine che sbuffano e grotte carsiche che accendono i sensi: tutti insieme e tutti e cinque, più uno.
Per risvegliare l’udito si scende giù, a fare gli speleologi nei “fuori pista” delle Grotte di Frasassi. Tra secolari stalattiti di calcare, le guide – come moderni Caronte – ti trascinano nelle viscere della terra. Caschetto e tuta per scoprire nuove caverne, sedersi nel buio assoluto e ascoltare un concerto minimalista di gocce d’acqua in caduta libera.
A bordo di una jeep si riconquista la vista, come il nibbio e le aquile che dominano le cime montuose del Parco. Nel bosco di faggi si prova il brivido di un safari appenninico, dove l’imbrunire della sera fa aguzzare l’occhio alla ricerca di cervi e caprioli, lupi, lepri e cinghiali.
Il senso del gusto lo ritrovi a Sassoferrato, nel Parco Archeologico di Sentinum. Qui dove i Romani sconfissero i popoli italici nel 295 a.C. – iniziando il loro dominio storico – è possibile sfidare le portate di salumi, lonzini, e formaggio di fossa, innescare duelli con la pasta tipica, le Pincinelle al sugo di carne, servita nell’Agriturismo Antico Muro.
Il miglior alleato in battaglia, che unisce gusto e olfatto, è il Verdicchio di Matelica Doc, vino bianco di montagna che nei dintorni di Cerreto d’Esi, nell’Azienda Agricola Gatti, si carica brioso degli aromi delle erbe spontanee, delle ciliegie e di un terra ricca di minerali.
A Fabriano, giù a valle, è il momento di stimolare il tatto. Al Museo della Carta e della Filigrana, grandi e piccoli si cimentano nella creazione dei propri fogli di carta. Le mani setacciano l’acqua e la colla, scoprono come gli stracci di lino e canapa – molto prima degli alberi – siano stati l’ingrediente principale per creare libri e quaderni. A poca distanza, il Museo del Pianoforte Storico e del Suono è un viaggio nella storia della musica accompagnato dalle parole e dalle dita di Claudio Veneri. Corde in ottone e tasti in legno di pero per attraversare i salotti europei al suono del clavicembalo o del pianoforte a rulli, che usa piccoli fori nella carta per suonare i notturni di Chopin.
E il sesto senso? È la “Frasassi Experience”: la suggestione di unire le visioni, le attività e i sapori in un percorso unico. Il progetto, coordinato dalla direzione del Parco Naturale con i Comuni e la guida di Tipicità, è disponibile già da giugno a settembre 2017 per turisti, agenzie di viaggi e operatori e prevede pacchetti di esperienze e proposte tailor made per tutti i target. E per tutti i sensi.
Per informazioni, pacchetti, prenotazioni:
www.tipicita.it
www.parcogolarossa.it
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