Circle Line, la nuova vita degli ex scali merci di Milano
Milano avrà la sua Circle Line, parchi urbani di respiro europeo, e i Giochi olimpici del 2026 vivranno anche in un ex scalo ferroviario riconvertito a nuova vita. Entra nel vivo il progetto che vede tra i protagonisti anche Fs.
Fino agli anni Novanta erano nodi nevralgici per il traffico merci, oggi sono aree in abbandono che nelle intenzioni nei prossimi dieci anni dovrebbero venire restituiti alla città: sono i sette ex scali ferroviari di Milano per i quali tre anni fa è stato firmato l’accordo di programma tra Comune, Regione Lombardia, Fs Italiane – con Rete Ferroviaria Italiana e Fs Sistemi Urbani – e Savills Investment Management Sgr.
Farini, San Cristoforo, Porta Romana, Greco-Breda, Lambrate, Rogoredo, Porta Genova: insieme fanno una superficie libera di 1 milione di metri quadri che verrà riqualificata puntando su almeno un 65% di verde, guardando agli esempi delle capitali internazionali – da Londra e Berlino a Parigi – per la metropoli meneghina fresca di nuovi dati positivi sui flussi in città (nel 2019 ha sfiorato quota 7,5 milioni di visitatori, che diventano 10,8 includendo anche area metropolitana e Monza e Brianza).
I PROSSIMI STEP. Dopo aver superato confronti pubblici, ricorsi vinti al Tar, ritardi burocratici e stop legati ai cambi di amministrazione, il 2020 sarà un anno decisivo. Non si tratta solo di rigenerare aree per la città: si renderanno più facilmente accessibili e collegate tra loro attrattività contemporanee, da Citylife a Porta Nuova a Mind nell’area ex Expo, fino alla Fondazione Prada; a Scalo Farini una nuova grande sede dell’Accademia di Brera si aggiungerà quella storica nel cuore della città.
E poi, soprattutto, ci sarà l’obiettivo Olimpiadi invernali. Sarà proprio uno dei sette scali interessati, lo Scalo romana, a ospitare il villaggio olimpico durante Milano-Cortina 2026, e oltre a essere vetrina gli occhi dal mondo la sfida sarà anche quella di lasciare in eredità green, mobilità sostenibile e alloggi per universitari e housing sociale riconvertendo quelli degli atleti. Sono in corso di redazione le linee guida per il masterplan e per il bando di gara, con l’obiettivo di arrivare alla vendita entro il primo semestre dell’anno.
«Proprio oggi è un giorno importante, perché diamo il via alla manifestazione di vendita di Scalo Romana, un lotto importantissimo – ha annunciato Carlo De Vito, presidente Fs Sistemi Urbani, nel corso dell’incontro dedicato a stampa, stakeholder e comunità per fare il punto sul grande progetto di rigenerazione urbana – Le città metropolitane devono pensare al loro sviluppo partendo da una piattaforma, che sono le stazioni, perché danno connettività».
INVESTIMENTO DA 97 MILIONI DI EURO. E saranno 97 i milioni di euro (più altri 81 di extra oneri previsti) finanziati grazie all’accordo di programma per investimenti sul nodo ferroviario, in primis su quella che è stata definita la Circle Line: 30 km per 11 stazioni entro il 2030, nuovo asse portante del sistema ferroviario urbano.
«Sono sempre stati sopratutto tre gli obiettivi – ha commentato Pierfrancesco Maran, assessore a urbanistica, verde e agricoltura del Comune di Milano -. Affrontare la sfida dell’abitare sopratutto per chi necessita di prezzi accessibili e non solo gli interventi di alta gamma; spostare gli investimenti dal centro alla periferia e dare una grossa mano alla sfida ambientale».
Sul fronte trasporti, «intendiamo aumentare il numero di persone che utilizzeranno quello pubblico, dai tram ai treni, trasformando gli ex scali in veri hub di mobilità, grazie alla tecnologia riusciremo anche a fare molti investimenti sulle infrastrutture già presenti», ha spiegato Umberto Lebruto, amministratore delegato Fs Sistemi Urbani.