Obiettivo: crescere sempre più in Italia nel settore B2B, offrendo un prodotto di qualità e sempre più servizi alle agenzie di viaggi. Civitatis, piattaforma di vendita di escursioni, tour e attività, continua a vivere un momento particolarmente favorevole nel mercato dei viaggi e lancia un nuovo prodotto, a ridosso dell’estate, utile proprio agli agenti per incrementare le vendite senza intaccare la liquidità.
«Da due settimane è disponibile a livello globale il servizio di “prenota ora, paga più tardi” per le agenzie di viaggi – racconta Alberto Gutierrez Pascual, ceo e fondatore della compagnia che offre migliaia di esperienze in più di 3.600 destinazioni – Ora non è più necessario il pagamento in fase di prenotazione. C’è invece la possibilità di prenotare un’attività senza esborso per l’adv. Il pagamento avverrà tramite carta di credito dell’agenzia o Paypal solo 10 giorni prima dell’effettivo utilizzo dell’esperienza».
È uno strumento richiesto dal mercato oppure nasce come voglia di cavalcare una tendenza?
«Ascoltiamo molto le agenzie e i loro suggerimenti. La scelta nasce proprio dalla volontà di supportare il loro lavoro quotidiano. Quando un cliente compra un pacchetto in agenzia di solito paga solo un piccolo anticipo e poi salda a ridosso della partenza. Le adv, invece, dovevamo acquistare subito e per intero le nostre esperienze. Ora con il servizio “prenota ora, paga più tardi” possono usufruire di una nuova possibilità che alleggerisce il loro esborso iniziale».
In pochi anni avete avuto un grande successo in Italia. Qual è il segreto di Civitatis nella relazione con le agenzie?
«Abbiamo iniziato a lavorare con il B2B, prima in Spagna, perchè ci siamo accorti che i nostri clienti andavano in agenzia e chiedevano specificatamente il nostro prodotto; così come chiedono per esempio un volo Emirates. E l’agente lo prenotava, ma senza commissioni. Di conseguenza abbiamo deciso di investire in questo canale: il successo in Spagna è stato immediato e repentino, così come in Italia qualche anno dopo».
Poi avete ampliato i servizi…
«La cosa importante e fondamentale è avere il prodotto giusto per ogni mercato. Noi abbiamo un prodotto di qualità, selezionato con cura, spiegato e raccontato da noi attraverso il nostro team di produzione di contenuti. Un’agenzia non ha né il tempo né il modo di raccontare tutto ciò che offre un’esperienza al cliente, né la possibilità di fare molte comparazioni. Così si affida a noi che offriamo un prodotto molto buono venduto al prezzo locale, senza inganni e ricarichi. Siamo trasparenti verso il cliente e verso l’agenzia e offriamo molteplici soluzioni all’adv per personalizzare la vendita, dando la possibilità di inserire, se vogliono, le commissioni in preventivo. Oppure di mettere in chiaro il prezzo sul voucher».
Come vanno le vendite tramite agenzie in Italia?
«Molto bene, continuiamo a crescere e in questo periodo c’è una grande impennata, come è logico che sia. Dal 15 luglio ci sarà poi il gran decollo di richieste e acquisti. Un fattore importante è anche la tempistica. Sempre più agenzie riescono a vendere anche quando i clienti sono già a destinazione. Tramite i nostri codici di affiliazione su proposte di attività inviate anche via WhatsApp, ogni volta che il cliente compra in loco, l’agenzia di riferimento può ricevere una commissione».
E quanto vale il mercato italiano per Civitatis?
«È strategico. L’Italia è il secondo mercato per prodotti acquistati sulla nostra piattaforma, sia tramite agenzie sia direttamente. Per quanto riguarda la destinazione poi, Roma è la prima in assoluto a livello mondiale. L’Italia è la prima destinazione per valore economico delle attività comprate da tutti i turisti internazionali su Civitatis, ed è la seconda – dietro la Spagna – per numero di esperienze offerte».
Quali sono i vostri obiettivi futuri?
«Stiamo raddoppiando anno su anno in Italia. Mi accontenterei di proseguire così e ci sono tutti i presupposti per farlo. Poi mi auguro che Civitatis diventi un brand forte, riconoscibile e cool come è accaduto in Spagna. Questo ci dà un vantaggio competitivo non indifferente in un settore comunque frammentato e senza grossi marchi riconoscibili».
State verificando un certo rallentamento dovuto all’inflazione e al caro-prezzi?
«Non ci sono particolari segnali. I clienti vogliono viaggiare e non hanno intenzione di scendere di categoria di hotel. Di conseguenza, quindi, riducono magari il numero di notti. Questo però può essere un vantaggio per noi: se viaggi per meno giorni vuoi approfittare ancor meglio del tempo e massimizzarlo. E scegliere per tempo le attività giuste e di qualità può aiutare. Sono ottimista: il settore delle attività ha ancora enormi margini di crescita. Il nostro prodotto resisterà e crescerà anche se il settore del travel rallenterà a causa dell’inflazione».
La diffusione dell’intelligenza artificiale può mettere in pericolo il settore delle agenzie?
«No. La mia opinione è che l’intelligenza artificiale sia utile per aumentare la produttività o per creare un primo gancio digital con il cliente per poi “passare la pratica” all’essere umano. Nonostante i grandi progressi dell’Ai, il vero valore nel settore dei viaggi resta sempre la relazione umana e la cura nei dettagli per offrire il miglior servizio al cliente. Questo vale sia nel B2B sia nel B2C».