by Claudia Ceci | 13 Marzo 2024 12:38
GENOVA – Uniti, tutti i leader del settore crocieristico chiedono maggiore impegno pubblico per la produzione di carburanti marini sostenibili utilizzabili su larga scala. Lo fanno a Genova durante l’inedita Clia Cruise Week, la settimana europea delle crociere in corso dall’11 al 14 marzo.
La stima di Clia (l’associazione delle compagnie di crociera) è che per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione fissati dall’Unione Europea per il 2030, nel 2025 saranno necessarie 44.000 tonnellate ulteriori di nuovi carburanti green; una previsione fatta in base ai consumi registrati nel 2022.
Serve, dunque, un’accelerazione da parte di tutti gli attori. E le compagnie portano avanti una proposta concreta: reinvestire i proventi dell’Ets (Emissions Trading System) in un fondo dedicato allo sviluppo di combustibili e infrastrutture portuali green.
«Gli ingenti investimenti delle compagnie sono alla base del nostro futuro a emissioni zero, ma non basta – dice Jason Liberty, nuovo global chairman di Clia e presidente e ceo di Royal Caribbean Group – La collaborazione tra il nostro settore, i leader mondiali, gli stakeholders e le istituzioni è determinante per assicurare che i combustibili marini sostenibili siano disponibili, affidabili e utilizzabili su larga scala. Vogliamo rafforzare la nostra partnership con porti, governi e comunità per realizzare pienamente la transizione ecologica del settore marittimo».
La transizione green è già un dato di fatto nel comparto. Nel corso della prima grande fiera delle crociere europea, i vertici di Clia hanno annunciato che le compagnie investiranno 34 miliardi di euro nei prossimi 5 anni per il varo di 55 nuove navi, sempre più ecologiche e sostenibili, a conferma dell’impegno per arrivare a zero emissioni nette al 2050.
«Negli ultimi 10 anni abbiamo speso oltre 75 miliardi per la costruzione di circa 150 nuove navi, investendo risorse sempre più elevate nelle tecnologie ambientali – aggiunge Pierfrancesco Vago, chairman Clia Europe ed executive chairman Msc Cruises, nonché principale promotore della Clia Cruise Week di Genova – Ogni nuova nave è sempre più efficiente, tecnologica e più green. La grande maggioranza delle nuove costruzioni sarà alimentata a gas naturale liquefatto, il combustibile fossile più ecologico attualmente disponibile su larga scala sul mercato. Le navi in costruzione sono già pronte per utilizzare alcuni dei combustibili del futuro come bio-gnl e gnl sintetico. E sono state ordinate navi in grado di operare con metanolo e idrogeno».
Nel dettaglio, 36 delle 55 nuove navi in costruzione saranno alimentate a gnl (più 7 a metanolo, o in grado di usarlo). E già quest’anno, 6 delle 12 navi di compagnie appartenenti a Clia in consegna saranno alimentate a gnl. Negli anni a venire il rapporto migliorerà: nel 2025 11 a gnl e 9 a carburante tradizionale, poi 6 a 3 nel 2026. Infine, 5 a 1 nel 2027.
Vago prosegue: «La nostra industria è obbligata a guardare al futuro. Pensando sempre di più in un’ottica di sostenibilità. Per il settore crocieristico, la sostenibilità non è più un’opzione. È un must. Il perseguimento degli obiettivi ambientali è infatti anche un driver fondamentale per la crescita delle compagnie a 360 gradi. Perché comporta innovazione, ricerca, progresso. È inoltre il miglior modo di assicurare all’Italia e all’Europa l’attuale leadership nel settore della crocieristica e della cantieristica».
Nel frattempo, i brand crocieristici stanno collaborando con i produttori di carburanti e investendo in nuove tecnologie di propulsione. In particolare: biocarburanti certificati, carburanti sintetici come l’e-metano e l’e-metanolo, soluzioni ibride che includono elettrico, bio-gnl, e-gnl, metanolo, celle a combustibile a idrogeno.
Se ogni nuova nave da crociera è sempre “più verde” della precedente, la strada da fare è ancora lunga. Ed ecco perché Clia chiede il supporto dei governi: per accelerare la transizione ambientale nel comparto marittimo e per fissare obiettivi ancora più ambiziosi per ciò che riguarda la produzione di biocarburanti e di carburanti sintetici a base di carbonio. Tra gli annunci, durante la manifestazione, uno studio di ricerca per identificare, in modo preciso e dettagliato per ogni area geografica, gli investimenti necessari da effettuare su combustibili, tecnologie e rotte per raggiungere la decarbonizzazione entro il 2050.
Affacciato direttamente sul mare, vista sul porto turistico, il Padiglione Jean Nouvel della Fiera di Genova ospita la settimana europea della crociera.
L’ambizione è rendere Genova – e l’Italia intera – la capitale europea delle crociere, sul modello d’oltreoceano di Miami e del suo Seatrade Cruise Global.
Il progetto prende forma con la prima European Cruise Week di Clia (che è anche il terzo summit europeo) nel capoluogo ligure, che diventa anche fiera con il debutto dell’Innovation Expo.
L’appuntamento per la prima volta riunisce ministri italiani e stranieri, i ceo di tutte le principali compagnie, istituzioni e autorità internazionali, stakeholder del comparto, della cantieristica e centinaia di fornitori. Il “seatrade” da questa parte dell’oceano sarà, almeno per ora, un appuntamento biennale.
A supporto dell’iniziativa, ci sono i primi numeri della manifestazione: oltre 2.000 partecipanti, 150 speaker, 120 stand, 180 aziende espositrici,220 manager delle compagnie crocieristiche tra cui 80 buyer.
Una risposta sopra le attese che trae origine da altri numeri: secondo Clia, nel 2024 in Italia si potrebbe arrivare al record assoluto di passeggeri movimentati (imbarchi, sbarchi e transiti), superando la quota dei 14 milioni di crocieristi. È la conferma dell’Italia come principale meta europea di destinazione. Inoltre, i 60 porti crocieristici della penisola registreranno oltre 5.200 approdi. L’Italia è anche il principale beneficiario dal punto di vista economico del comparto crocieristico: nel 2022 il settore ha generato in Europa 56,4 miliardi di euro, di cui 15,6 miliardi nel nostro Paese, il doppio di Germania e Francia.
I numeri del futuro ribadiscono il concetto: guardando agli investimenti delle compagnie, che nei prossimi 5 anni spenderanno 34 miliardi di euro per il varo di 55 nuove navi, il 98% del totale avverrà in Europa per 52 navi, pari a 33,1 miliardi. E da qui al 2028 i cantieri italiani costruiranno la metà delle navi da crociera del mondo, per un investimento di circa 20 miliardi. Considerato che la costruzione di una nave ha un moltiplicatore di 4,5 volte, per l’Italia si parla di una ricaduta economica superiore agli 80 miliardi.
Saluta con un «buongiorno» scandito in italiano Jason Liberty, che in apertura di lavori ribadisce le aspettative di crescita nel numero dei passeggeri e degli investimenti e il valore della collaborazione, soprattutto nell’impegno green.
Pierfrancesco Vago sottolinea: «Questo evento rappresenta una grande scommessa vinta sia per Genova che per l’Italia. Portiamo qui per la prima volta una grande fiera delle crociere, rendendo Genova capitale dello shipping italiano, città che già nel Medioevo era definita “Signora del mare”. Qui ha sede Costa Crociere. Ci sono Rina e Fincantieri. Il porto è il principale scalo al mondo per Msc Crociere. Rappresenta inoltre uno dei principali hub del Gruppo. E adesso da qui il gotha della crocieristica internazionale definirà gli scenari dell’intero settore per gli anni a venire. Le crociere sono un comparto molto importante, in cui l’Italia è leader in Europa e le cui ricadute hanno un forte impatto sia turistico che economico. Lo sviluppo di tale settore diventa così un elemento cruciale per lo sviluppo di tecnologie all’avanguardia, per la crescita dei territori e per l’occupazione. Aggiungo, infine, che in giro c’è grande voglia di andare in crociera, come dimostrano l’andamento delle prenotazioni e il fatto che l’età media dei passeggeri continua a diminuire. In Italia abbiamo l’età media più bassa al mondo. Le compagnie si sono ben attrezzate per adeguare l’offerta in termini di navi, itinerari, esperienze di bordo, anche culinarie, escursioni a terra».
Marie-Caroline Laurent, director general Clia Europe, ricorda: «Due anni fa abbiamo lanciato il nostro primo Clia European Summit qui a Genova. Sono lieta del ritorno per il nostro terzo summit europeo e, questa volta, per la primissima European Cruise Week con l’inaugurale Innovation Expo. Abbiamo ampliato la nostra visione per costruire un evento al servizio dei nostri membri e partner delle compagnie di crociera. Stiamo riunendo tutta la comunità per scambiare idee e discutere le nostre priorità politiche e per scoprire nuove soluzioni e nuovi prodotti. L’Innovation Expo è una vera vetrina di concetti creativi, nuove tecnologie e idee visionarie».
L’esordio della parte fieristica diventa vetrina sull’innovazione, sulla ricerca, sulla sostenibilità, sul mondo delle forniture. Per la prima volta, le aziende fornitrici dialogano direttamente con gli uffici acquisti e i reparti tecnici delle compagnie per chiedere informazioni, illustrare prodotti e soluzioni, senza dover andare alle fiere di settore che si svolgono all’estero.
Tra le imprese partecipanti: hospitality, food & beverage e arredamento, fornitori di bordo di ogni settore merceologico, studi di architettura e del design, operatori del settore wellness, del leisure e dello sport, partner tecnici, imprese della nautica e del settore turistico, sviluppatori di nuove tecnologie, cybersecurity e intelligenza artificiale, produttori di bulloni e sistemi radar, di lampadine e cucine di bordo, di asciugamani e arredi, di grissini e champagne. Chi vuole lavorare con il comparto crocieristico è nel posto giusto.
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