by Mariangela Traficante | 1 Dicembre 2022 10:17
La parola d’ordine per il futuro della tecnologia nel travel è il cloud, investimento indispensabile per abbattere le barriere tra le piattaforme e garantire un’esperienza di viaggio digitale e un contatto con il cliente in tutto il percorso. A dirlo è Amadeus, che a questo lega la sua mission per il prossimo futuro, essere non solo un provider e partner tecnologico ma investire nel cloud.
Lo ha spiegato il direttore commerciale di Amadeus Italia, Gabriele Rispoli, durante un evento con clienti e partner tra cui tour operator e dmc. «Pensiamo a una creation platform, costruire un hub tecnologico, dove far confluire tutta la tecnologia, dove noi, i partner, i clienti possono attingere la tecnologia necessaria per accompagnare tutto il processo di viaggio del cliente. E la partnership con Microsoft rappresenta le fondamenta di questo progetto. Il nostro obiettivo è mettere a disposizione nella maniera più aperta possibile tecnologia e dati. La collaborazione è importante – ribadisce il manager – dobbiamo innovare insieme».
Anche alla luce della tecnologia, i travel trend per il 2023 sono in realtà un’accelerazione di tendenze e innovazioni nate già ma che si svilupperanno a un ritmo ben più veloce, con cinque scenari.
Innanzitutto, i clienti desiderano incontrare un nuovo tipo di agente di viaggi, cui si chiederà di usare la tecnologia anche nella fase di prenotazione del viaggio. Ed ecco che spunta la keyword metaverso. «Walt Disney Co. ha in programma di creare un parco tematico reale che incorpori un’esperienza virtuale parallela in 3D, mentre Seoul è all’avanguardia con il suo progetto di diventare “meta” entro il 2023, grazie alla piattaforma Metaverse Seoul. Qatar Airways invece, ha recentemente annunciato il Qverse con un equipaggio metahuman, che offre un’esperienza immersiva per visitare, navigare e fare il checkin all’aeroporto internazionale di Hamad», spiega il manager.
Secondo trend è “Smile for tour seat” , ovvero la biometria diventerà fondamentale e in diversi casi già lo è. All’aeroporto di Los Angeles l’imbarco è tutto in biometria, British Airways insieme ad Amadeus la sta sperimentando anche per checkin e controllo documenti. E la biometria sarà centrale nei pagamenti. Sono già state avviate alcune sperimentazioni con Hudson, che ha utilizzato il sistema biometrico Amazon One. Nel negozio dell’aeroporto internazionale di Nashville permette ai clienti di “uscire” e pagare con il palmo della mano.
L’altro trend messo in evidenza già dalla scorsa estate è il viaggiare più leggeri e trovare a destinazione parte del bagaglio o servizi che permettono di svolgere le attività desiderate. Gli hotel e i resort offrono sempre più la possibilità di affittare oggetti ingombranti, come attrezzature sportive e abbigliamento per l’allenamento. E chi lo fa cerca anche di rivolgersi a fornitori locali, così da essere ancora più gradito ai turisti. Brand come Hilton offrono attrezzature e materiali per il fitness, incoraggiando i viaggiatori ad avere un “soggiorno senza valigie” e diverse catene investono in amenity molto più ampie di prima.
E poi ci sono i nomadi digitali. Dal punto di vista istituzionale, assisteremo a un aumento dei Paesi che incentivano i nomadi digitali grazie a formule e incentivi per ottenere i visti. Paesi come la Georgia, la Croazia, l’Islanda e la Germania hanno già istituito programmi ufficiali per attirare i nomadi digitali. Per esempio, la piattaforma Nomadlist Bangkok e Lisbona tra le prime cinque città per il lavoro digitale e Amadeus ha riscontrato un aumento del 165% di ricerche da Sydney a Bangkok nel mese di settembre 2022 rispetto al 2019. Inoltre, durante gli stessi mesi, si è registrato un aumento del 74% delle ricerche di voli da San Paolo a Lisbona.
Infine, una tendenza specifica per il business travel. Il viaggio aziendale diventa molto più importante di ieri perché è l’occasione di fare engagement e riunire dipendenti che hanno meno opportunità di integrazione visto che sempre di più lavorano da remoto.
Alla luce di queste tendenze, ecco che Amadeus vede il futuro del mondo del viaggio con tre caratteristiche in primo piano: «Connesso, individualizzato, sostenibile. Tre focus da tenere in mente anche per fidelizzare un consumatore che, come rivela una ricerca McKinsey, in generale durante la pandemia nel 75% dei casi ha cambiato fornitore abituale, diventando meno fedele di prima. E se la connessione chiama in causa, come abbiamo visto, il cloud, «Individualizzazione è andare oltre la personalizzazione, è fornire un servizio nel momento in cui il cliente ne ha bisogno concreto. Su tutto poi aleggia l’esigenza di una minore complessità», conclude Rispoli.
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