Colosseo, scatta il biglietto nominativo. Ai t.o. “solo” il 25% dei ticket
Stop al bagarinaggio, soprattutto quello online. È il senso della “manovra” compiuta in queste ore dal ministero della Cultura riguardo al Parco Archeologico del Colosseo, il cui nodo biglietti era nuovamente finito nel mirino dell’Antitrust. Una rivoluzione che partirà il 18 ottobre e consiste nell’introduzione del biglietto nominativo per tutte le tipologie di titoli di ingresso, nell’apertura di una nuova biglietteria oltre a quella già esistente e nel raddoppio del numero dei biglietti venduti in loco. Tutto per rendere di nuovo fruibile e senza intoppi l’accesso al monumento simbolo di Roma e dell’Italia intera. “L’obiettivo – non esita a scrivere il Mic nella sua nota ufficiale – è il contrasto al fenomeno del bagarinaggio e ad altre pratiche speculative sui biglietti d’ingresso del Parco archeologico”.
Tra queste, e qui scende nel dettaglio, la novità più importante è quella del biglietto nominativo acquistabile su Colosseo.it, tramite call center e nelle biglietterie fisiche. L’introduzione era stata annunciata già il 20 settembre dal ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, e dopo poche settimane diventa operativa, suscitando già non pochi malumori.
Viene, inoltre, potenziata la rete di vendita sul posto con l’apertura di una nuova biglietteria, in largo della Salara Vecchia/Via dei Fori Imperiali, che si affianca a quella già esistente sulla Piazza del Colosseo, portando così a sei le casse disponibili per il ritiro dei biglietti on site destinati ai visitatori singoli non intermediati, fino a esaurimento delle disponibilità.
Contestualmente sarà raddoppiata la percentuale dei biglietti venduti sul posto, favorendo il pubblico che non ha provveduto o non è riuscito ad accedere all’acquisto online.
Viene, poi, rimodulata la restante percentuale di quote destinate ai canali di vendita:
– il 25% del totale dei biglietti sarà destinato alla piattaforma B2B per i tour operator;
– il 55% del totale sarà destinato alla piattaforma B2C ovvero per i visitatori singoli.
Ulteriori novità sono previste a partire dal 1° novembre. In concomitanza con il ritorno dell’ora solare, l’Anfiteatro Flavio sarà fruibile dalle 8.30 (invece che dalle 9.00) per garantire anche durante la stagione invernale un ampliamento degli orari di apertura.
A questo proposito, è stato confermato il prolungamento delle visite speciali “Luna sul Colosseo”, fino a fine anno e, a partire dal 31 ottobre, con orario dalle 18 alle 22.
«Ringrazio il direttore del Parco archeologico del Colosseo, Alfonsina Russo, e il direttore generale Musei, Massimo Osanna, per la celerità con la quale sono riusciti a definire l’introduzione del biglietto nominativo, una misura centrale per liberare uno dei simboli del nostro patrimonio storico-culturale dal fenomeno del bagarinaggio. Abbiamo ereditato una situazione intricata e un contenzioso che andava avanti da tempo, ma abbiamo districato rapidamente la matassa. Sul caso dei biglietti del Colosseo nelle scorse settimane abbiamo letto e sentito molto: a chi pensa solo a fare polemica rispondiamo ancora una volta con la forza dei fatti. Possiamo dire che grazie a questa misura e all’ampliamento dell’offerta avvenuto nel 2023, per il Parco archeologico del Colosseo comincia una nuova era», è il commento del ministro Sangiuliano.
Gli fa eco il direttore del Parco, Alfonsina Russo: «In un momento storico in cui le città d’arte, non solo Roma, stanno vivendo un periodo di overtourism dove la domanda supera di gran lunga l’offerta, ricordiamo che, al fine di garantire la sicurezza dei visitatori e la tutela del patrimonio artistico, al Colosseo è consentito un massimo di 3.000 accessi in contemporanea. Si tratta di un contingentamento soggetto a periodiche revisioni con lo scopo di estendere le capacità, nel pieno rispetto delle prescrizioni precedentemente menzionate».