Attirano un pubblico che altrimenti non troverebbe soluzioni in agenzia, stretto fra tour di gruppo o privato. E si vendono tanto, anche per i viaggi di nozze. Sono i viaggi “Zaino in spalla’”, lanciati due anni fa da Combotour per i viaggiatori indipendenti. «Siamo orgogliosi di aver messo a disposizione della rete distributiva prodotti e soluzioni che hanno fatto ritornare in agenzia viaggiatori alla ricerca di esperienze e itinerari fuori dalle classiche proposte, e che erano ormai passati al web per individuare il viaggio desiderato», dice Marco Meneghetti, fondatore del tour operator specializzato in viaggi su misura.
Un prodotto testato personalmente, dall’Oriente alle Americhe all’Africa del Sud, e poi proposto. Fattibile in sicurezza, a prezzi competitivi e però della stessa qualità dei tour guidati. Viaggi su misura in formula libera insomma, per un viaggiatore colto e autonomo, dai 35 ai 60 anni, che vuole essere libero dal gruppo, senza il vincolo delle partenze fisse o anche comprare solo i servizi a terra (7 notti in Cambogia ad esempio, per 450 euro). Modificare le tappe dell’itinerario, scegliere spostamenti in mezzi pubblici o con autisti privati, se e quando utilizzare le guide. Ma sempre con l’assistenza dell’operatore h24 e il soggiorno in hotel 3 stelle superior o 4.
Non è un discorso di budget ma di esperienza. Da oggi «la novità è l’apertura del sito dedicato viaggizainoinspalla.it, con le caratteristiche di ogni itinerario – aggiunge la cotitolare Anna D’Oriano – E chi si iscrive alla newsletter riceve in regalo il nuovo ebook con le 10 destinazioni da visitare nel 2019 e, per ognuna di esse, i 5 motivi per cui vale la pena visitarle in libertà».
Oltre 20 le proposte, con i gettonati viaggi in bus in Perù e Cambogia, poi Costa Rica, Argentina, Thailandia, Stati Uniti e tanta Birmania, proprio per via della formula innovativa.
Un format che Combotour intende espandere il più possibile e sempre più richiesto dalle adv, anche intrecciato con l’altro prodotto di turismo responsabile “Vivi come i locali”. Linea di viaggi dedicata alla scoperta delle usanze e tradizioni delle culture autoctone, propone un taglio diverso al turismo della destinazione, fuori dagli itinerari di massa. Esperienze particolari, che consentono di sostenere etnie che stanno scomparendo, con le quali si entra in contatto per una sola notte durante il tour: con un pernottamento in famiglia nelle case galleggianti su palafitte al lago Tonle Sap in Cambogia ad esempio, o in bed&breakfast di 5 camere in Sri Lanka. Oppure partecipando ad attività agrituristiche, alla preparazione dei pasti, a un matrimonio.
Nel ventaglio della programmazione Combotour (concentrata al 90% sul lungo raggio in 4 cataloghi, anche su combotour.it) c’è poi un’altra novità, la sezione Selection: viaggi solo per piccoli gruppi, da 2 a massimo 8 persone, con soggiorno in boutique hotel e partenze a data fissa (anche ad agosto). E la polizza Zero pensieri, obbligatoria: per 95 euro include medico, bagaglio, annullamento cause di forza maggiore e blocca prezzo (per nessun eventuale adeguamento valutario).
Il piccolo operatore di Saronno lavora all’80% con le adv (commissione del 14%) e con il privato, allo stesso prezzo. Ha chiuso il 2018 con un fatturato di 2,5 milioni di euro e prevede di superare i 3 quest’anno. Il primo trimestre ha venduto tanti viaggi di nozze, con richieste già per il 2020, soprattutto da Lombardia, Piemonte, Liguria e Canton Ticino. «La stagione è molto positiva, con una crescita consistente di prenotazioni per i viaggi di un certo spessore – concludono Meneghetti e D’Oriano – Rispetto allo scorso anno abbiamo anche notato un aumento delle prenotazioni molto anticipate sulla data di partenza. A cinque anni dal lancio di Combotour siamo soddisfatti dei risultati ottenuti, anche grazie alla fiducia che le agenzie di viaggi ci hanno riconosciuto fin dall’inizio».