Come cambia il turismo straniero in Italia? L’analisi di Visa

18 Dicembre 12:38 2023 Stampa questo articolo

Soluzioni personalizzate, pagamenti digitali e opzioni ecosostenibili. Sono le tre leve utilizzate per conquistare il turista straniero in Italia, che risponde a un identikit ben preciso: millennial o altospendente, viene per concedersi un momento di relax, soprattutto a Roma, Milano e Venezia, e realizza il 60% delle spese di viaggio qui da noi. La foto è stata scattata dall’edizione Inbound del Global Travel Intentions Study 2023, pubblicato da Visa per rilevare come stiano cambiando i viaggi dall’estero verso l’Italia dopo la pandemia, i trend emergenti, le nuove abitudini di pagamento e i nuovi segmenti di viaggiatori.

«Con la ripresa del turismo in Italia, il ritorno ai flussi pre pandemia e i grandi eventi internazionali in arrivo come il Giubileo e le Olimpiadi inernali di Milano-Cortina – osserva Stefano M. Stoppani, country manager Visa Italia – intercettare le esigenze e le aspettative del viaggiatore internazionale rappresenta un’opportunità imperdibile. I pagamenti digitali offrono a tutta la filiera gli strumenti per cogliere questa opportunità: ai territori per analizzare i flussi e migliorare strategicamente i servizi e alle Pmi per far crescere i volumi di vendita, disporre di maggiore protezione contro frodi e rischi e non perdere occasioni con i turisti stranieri. Come Visa, abbiamo sviluppato con i nostri partner un approccio dedicato proprio per aiutare le piccole imprese e gli esercenti a digitalizzare il loro business e stiamo supportando in questo percorso 13,5 milioni di Pmi in Europa».

L’Italia attira principalmente turisti provenienti da Svizzera, Regno Unito, Francia, Spagna, Usa ed Emirati Arabi. Il periodo medio di soggiorno è di 8 giorni con punte di 10 giorni per le famiglie con bambini. Il desiderio di relax, seguito dalla voglia di esplorare, è la principale motivazione, soprattutto per i francesi. A spingere gli statunitensi è invece la voglia di avventura, mentre gli svizzeri non vedono l’ora di incontrare parenti e amici.

Riguardo le abitudini di pagamento, i flussi turistici provenienti da Emirati Arabi e Stati Uniti sono quelli più alto-spendenti. La spesa media ammonta a 2424 dollari, di cui il 40% prima del viaggio e il resto a destinazione. Le carte di pagamento e i digital wallet sono i principali strumenti di pagamento (71%), anche se il loro utilizzo è accompagnato dai contanti una volta arrivati qui, soprattutto per pagare i ristoranti e fare shopping. Tra i principali fattori che spingono all’utilizzo delle carte di pagamento, il 74% ha segnalato la presenza di ampi metodi di accettazione, mentre il 29% ha apprezzato la sicurezza e la protezione dalle frodi. Inoltre, la maggior parte dei turisti (88%) utilizza in Italia la stessa carta di pagamento del proprio Paese d’origine.

«Semplici, veloci e sicuri, i pagamenti digitali sono in grado di superare tutte quelle barriere linguistiche e valutarie che ostacolano l’esperienza di acquisto o di mobilità dei viaggiatori internazionali in Italia, rendendo il loro soggiorno più piacevole. In Visa siamo in grado di prevenire circa 27 miliardi di dollari di frodi globali ogni anno».

Per quanto riguarda le nuove abitudini post pandemia, la consapevolezza ambientale continua a crescere con i viaggiatori internazionali che sono maggiormente attenti (60%) e cercano attivamente opzioni di viaggio più sostenibili per quanto riguarda l’alloggio (26%), la mobilità (24%), il comportamento di acquisto (23%) e il supporto al business locale (22%).

Il 35% dei turisti stranieri, inoltre, ha espresso il desiderio di tornare nel nostro Paese nei prossimi 12 mesi. In particolare, l’intenzione è molto alta tra i viaggiatori provenienti dalla Germania (62%) e dalla Svizzera (60%).

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