Continuano in questi giorni i rimpatri e pur se in un periodo di fermo dei viaggi, alcuni spostamenti si rivelano necessari. Il ministero degli Esteri fornisce indicazioni su come muoversi, per gli ingressi in Italia dall’estero e per gli stranieri residenti in Italia. Ecco le risposte della Farnesina alle domande più frequenti, con le regole che recepiscono l’ordinanza del ministro della Salute di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, a partire dal 28 marzo scorso.
- Quali regole valgono dal 28 marzo per gli ingressi in Italia dall’estero?
- Il vettore è responsabilizzato: l’autocertificazione sui motivi del viaggio va consegnata anche all’imbarco e deve contenere i motivi del viaggio in modo dettagliato (salute, lavoro, necessità assoluta), l’indicazione del luogo dove si trascorreranno i successivi 14 giorni di isolamento, il mezzo proprio o privato con cui tale luogo sarà raggiunto e un recapito telefonico anche mobile.
- Chi arriva dall’estero non può prendere mezzi di trasporto pubblici, ma solo mezzi privati
- La quarantena deve adesso essere fatta da chiunque entri in Italia. Chi entra in Italia per lavoro può ancora utilizzare la possibilità di rimandare l’inizio della quarantena di 72 ore (prolungabili per altre 48), nei limiti in cui ciò sia assolutamente necessario.
- Tutti quelli che entrano dall’estero, anche con mezzi privati, devono avvisare l’Azienda sanitaria locale competente per territorio.
- L’isolamento può essere trascorso anche in un luogo diverso dalla propria abitazione, scelto dall’interessato
- Se qualcuno, arrivando in Italia, non ha luogo dove passare quarantena o non riesce a raggiungerlo deve trascorrere il periodo di isolamento in luogo deciso dalla Protezione civile, con spese a carico dell’interessato.
- Sono esclusi da queste regole: lavoratori transfrontalieri, personale sanitario, equipaggi di trasporto passeggeri e merci.
- Sono un cittadino italiano all’estero o uno straniero residente in Italia, posso rientrare in Italia?
Sì, se il rientro è un’urgenza assoluta. È consentito il rientro dei cittadini italiani o degli stranieri residenti in Italia che si trovano all’estero in via temporanea (per turismo, affari o altro). È ugualmente consentito il rientro in Italia dei cittadini italiani costretti a lasciare definitivamente il Paese estero dove lavoravano o studiavano.
- Sono una persona residente all’estero, per raggiungere il Paese in cui vivo abitualmente devo passare per l’Italia. Come mi devo comportare?
Il transito attraverso l’Italia da un Paese estero a un altro Paese estero, finalizzato a raggiungere la propria abitazione, è consentito, se vi sono ragioni di lavoro, salute o assoluta urgenza. Ad esempio:
– è consentito il transito aeroportuale, purché non si esca dall’area aeroportuale
– è consentito ai crocieristi che sbarcano in Italia per fine crociera di tornare nel proprio Paese, con spese a carico dell’armatore
– è consentito imbarcare il proprio mezzo privato su un traghetto e proseguire verso la propria abitazione sullo stesso mezzo privato.
All’imbarco su aereo/nave diretti in Italia è necessario compilare l’autodichiarazione (modulo Esteri) indicando che si tratta di un transito per raggiungere la propria abitazione sita in un Paese diverso dall’Italia. Durante il tragitto in Italia è necessario esibire alle forze di polizia che faranno i controlli l’autodichiarazione (modulo Interno), indicando la stessa ragione. Se insorgono sintomi di Covid-19, è necessario avvisare immediatamente l’autorità sanitaria competente per territorio tramite il numero di telefono dedicato e attendere istruzioni. È importante che, prima di intraprendere il viaggio, ci si informi sulle restrizioni agli spostamenti introdotte non solo dall’Italia, ma anche dagli altri Paesi di inizio, di transito e di destinazione. Durante il transito per l’Italia si raccomanda di mantenersi in contatto con la rappresentanza diplomatica del proprio Paese.
- Sono in rientro con un volo proveniente dall’estero. Posso prendere un altro volo per altra destinazione nazionale o internazionale?
Sì, il transito in aeroporto è consentito, purché non si esca dall’area aeroportuale. Lo spostamento verso la destinazione finale deve essere sempre giustificato da esigenze di lavoro, salute o assoluta urgenza, come tutti gli altri spostamenti.
- Sono un cittadino straniero e mi trovo attualmente in Italia, posso fare rientro nel mio Paese?
Sì, se il rientro è un’urgenza assoluta. La temporanea sospensione dell’attività lavorativa o la sua continuazione in modalità di lavoro agile non consentono invece spostamenti. Si raccomanda di verificare le misure previste nel Paese di destinazione per contrastare la diffusione del virus.
Si consiglia di prendere contatto con l’ambasciata del proprio Paese in Italia.
- Sono in rientro dall’estero. Posso chiedere a una persona di venirmi a prendere in macchina all’aeroporto, alla stazione ferroviaria o al porto di arrivo?
Sì, ma è consentito a una sola persona convivente o coabitante nello stesso domicilio del trasportato, possibilmente munita di dispositivo di protezione. Lo spostamento in questione rientra tra le fattispecie di “assoluta urgenza”, che dovrà essere autocertificato con il modulo messo a disposizione dal ministero dell’Interno, compilato in tutte le sue parti, indicando, in particolare, il tragitto percorso e il domicilio ove la persona si reca. Resta fermo l’obbligo di comunicare immediatamente il proprio ingresso in Italia al Dipartimento di prevenzione.
Sul sito della Farnesina il testo integrale con i relativi moduli di autodichiarazione per gli spostamenti e di autocertificazione dei motivi di viaggio scaricabili.