Era nato dal progetto di un calabrese e grazie a una società calabrese ora si appresta a rinascere. Sa di happy end la storia dell’Hotel Milano, fra le prime strutture di lusso sorte a Brunate, piccolo centro adagiato sulla montagna sopra Como, meta, agli inizi del Novecento, del turismo d’elite.
Realizzato nel 1911 in stile liberty dall’ingegnere e architetto catanzarese Achille Manfredini, appena fuori la stazione della Funicolare che collega Brunate al lago, l’albergo è stato per anni il buen retiro del jet set italiano e internazionale che sulle sue terrazze panoramiche decideva di passare le proprie vacanze.
Qui hanno soggiornato Anna Magnani, Amedeo Nazzari, Walter Chiari, Vittorio De Sica ma anche re Faruq I d’Egitto e Gregory Peck. A partire dagli anni Ottanta l’Hotel Milano è diventato il ritrovo degli adepti del guru indiano Maharishi, l’inventore della meditazione trascendentale, e successivamente è caduto in disuso, fino alla vendita nel 2012.
Oggi, a cinque anni dall’acquisto per 2,7 milioni di euro da parte dell’Italiana Hotels&Resort, finalmente sono partiti i lavori di ristrutturazione e ampliamento che riporteranno l’Hotel Milano agli antichi fasti del passato.
La società alberghiera con sede a Cosenza, fondata e presieduta da Emilio Polillo, che possiede già diversi resort in Italia tra Milano, Firenze, Cosenza e Praia a Mare ha stanziato 12 milioni di euro per l’intera operazione. I lavori dovrebbero durare 18 mesi e riguarderanno 5mila metri quadrati interni e 2mila di giardino: il nuovo Hotel Milano passerà dalle attuali 110 a 90 camere, di cui diverse suite e junior suite, ma avrà anche un elegante ristorante e un’area wellness e benessere.
Resta da capire se e quanto dell’originale stile liberty, fatto di stucchi ai soffitti e ringhiere di ferro battuto, sarà mantenuto. Di certo con la riapertura dell’albergo Brunate non si riapproprierà solo di un gioiello architettonico ma tornerà ad avere un importante struttura a 5 stelle. La prima di questo livello anche per l’Italiana Hotels&Resort.