Non c’è solo Omicron, negli Stati Uniti, a gettare nel caos il settore dell’aviazione. Sempre più compagnie aeree, sono sul piede di guerra contro l’implementazione della tecnologia 5g negli aeroporti, per le possibili interferenze dei ripetitori con gli aerei in volo.
Le rimostranze del settore sono cresciute a tal punto che i dirigenti delle 10 più grandi compagnie aeree statunitensi – tramite una lettera indirizzata al presidente Joe Biden e pubblicata dalla Cnn – hanno chiesto all’amministrazione Biden un “intervento immediato” per bloccare il previsto lancio della tecnologia 5G vicino nei principali aeroporti previsto per mercoledì 19 gennaio, avvertendo delle terribili conseguenze per i trasporti e l’economia.
At&T e Verizon – i due fornitori di banda larga che si sono aggiudicati gli appalti per il 5g negli aeroporti americani – hanno quindi deciso di rinviare temporaneamente l’attivazione del 5G per un numero limitato di torri nelle vicinanze di alcuni aeroporti statunitensi.
«A nostra esclusiva discrezione – ha detto martedì un portavoce di AT&T – abbiamo volontariamente accettato di rinviare temporaneamente l’accensione di un numero limitato di torri attorno ad alcune piste aeroportuali mentre continuiamo a lavorare con l’industria aeronautica e la Faa (Federal Aviation Administration) per fornire ulteriori informazioni sulla nostra distribuzione 5G».
Parallelamente, commenta la decisione anche un portavoce di Verizon, che punta il dito contro la Faa: «In qualità di principale provider wireless della nazione, abbiamo deciso volontariamente di limitare la nostra rete 5G intorno agli aeroporti. La Federal Aviation Administration e le compagnie aeree della nostra nazione non sono state in grado di risolvere completamente la navigazione 5G negli aeroporti, nonostante sia sicura e pienamente operativa in oltre 40 altri Paesi».
Il problema – seconod quanto riporta Il Corriere della Sera –nasce in particolare dal fatto che agli operatori interessati è stata assegnata, una banda di frequenza da 3,7 a 3,98 gigahertz (GHz) per il 5G. I radioaltimetri (che vengono utilizzati principalmente per misurare la distanza di un aereo da terra quando si vola ad altitudini di circa 2.500 piedi e inferiori, in condizioni di scarsa visibilità) operano invece nello spettro da 4.2 a 4.4 gigahertz. L’interferenza, specie in alcuni modelli di aeromobili come il Boeing 777, comprometterebbe la sicurezza dell’atterraggio in condizioni di scarsa illuminazione e potrebbe portare a numerose deviazioni di volo.
Non c’è, quindi, il pericolo di un’interferenza diretta. Ma, avvertono i presidenti di Boeing e Airbus Americas, Dave Calhoun e Jeffrey Knittel, in una lettera congiunta al segretario ai trasporti statunitense Pete Buttigieg «l’interferenza del 5G potrebbe influire negativamente sulla capacità degli aeromobili di operare in sicurezza», in quanto la potenza di trasmissione delle antenne 5G, e le loro emissioni verso l’alto potrebbero disturbare il regolare funzionamento dei radioaltimetri. La lettera cita inoltre una ricerca del gruppo commerciale di fine dicembre di Airlines for America che ha rilevato che se le regole 5G della Federal Aviation Administration (FAA) fossero state in vigore nel 2019, circa 345.000 voli passeggeri e 5.400 voli cargo avrebbero subito ritardi, deviazioni o cancellazioni.
In Europa, la questione non ha avuto un simile impatto nel dibattito pubblico perchè il 5G opera tra i 3,4 e 3,8 GHz, quindi non pone tali rischi di interferenza.
Nel frattempo, sono sempre di più le compagnie aeree che cancellano i voli: Emirates dal 19 gennaio sospende i voli su Boston, Chicago, Dallas, Houston, Miami, Newark, Orlando, San Francisco e Seattle fino a nuovo avviso, dove il vettore con il Boeing 777. I voli Emirates per New York JFK, Los Angeles e Washington Dulles, invece, operati con Airbus A380, continueranno a volare come previsto. Anche Japan Airlines e All Nippon airways— che volano con i Boeing 777 verso alcune città come Chicago, Los Angeles, New York JFK e San Francisco — cancelleranno i voli in questione. Air India ha invece annunciato su Twitter di avere sospeso i voli per New York, Chicago e San Francisco, tutte tratte per cui il vettore utilizza il Boeing 777. Robin Hayes, ceo di JetBlue, compagnia low cost americana, ha dichiarato che il vettore rischia “significative interruzioni ai voli che porteranno ulteriore stress a un sistema già fragile”.
Anche Delta, in un comunicato, ha annunciato che prevede la possibilità di cancellazioni legate al mal tempo e causate dall’implementazione del nuovo servizio 5G: «apprezziamo la decisione di limitare il lancio di questo servizio vicino agli aeroporti- ha detto ieri John Laughter, e.v.p. e chief of operations di Delta- crediamo che le industrie possano crescere, innovare e coesistere a beneficio dei consumatori. Ecco perché stiamo continuando a lavorare con la FAA, la FCC e l’industria delle telecomunicazioni per trovare una soluzione pratica che consentirà l’implementazione della tecnologia 5G, garantendo al tempo stesso la sicurezza ed evitando interruzioni di volo”.
La richiesta da parte delle aziende è che il nuovo servizio non sia attivato nel raggio di circa 2 miglia (3,2 chilometri) attorno ai principali aeroporti del Paese, almeno fino a quando le autorità federali non avranno stabilito che si potrà usare “in sicurezza, senza disagi catastrofici”.