Il fronte della scontro tra Russia e Ucraina si fa teso e i venti di guerra spirano sempre più forti, soprattutto dopo che il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato di riconoscere ufficialmente le regioni separatiste di Donetsk e Luhansk (che si trovano in territorio ucraino). Un ennesimo ostacolo alla ripartenza del travel europeo – oltre alla pandemia e alla crisi energetica con il caro carburante – si fa sempre più consistente e preoccupa soprattutto il trasporto aereo. Già dal fine settimana scorso, infatti, le compagnie aeree hanno iniziato a cancellare i voli diretti in Ucraina.
I VETTORI EUROPEI CANCELLANO
Il Gruppo Lufthansa – che comprende oltre alla casa madre anche Austrian Airlines, Swiss, Brussels Airlines e Eurowings – ha sospeso i voli per Kiev e Odessa (operati sia da Lh sia da Swiss) fino alla fine di febbraio. “Lufthansa monitora costantemente la situazione e prenderà una decisione su ulteriori voli in un secondo momento”, sottolinea la nota del Gruppo che, prima della crisi effettuava 74 voli per l’Ucraina ogni settimana. Il colosso tedesco continuerà ad operare, per il momento, i collegamenti su Lviv, nell’Ucraina occidentale.
Il vettore scandinavo Sas ha cancellato il volo settimanale Oslo-Kiev ed eviterà con i suoi aeromobili lo spazio aereo ucraino fino al prossimo 27 febbraio. Secondo un portavoce della compagnia aerea ogni decisione sulla ripresa dei voli sarà presa solo a partire dal prossimo 1° marzo.
Air France ha deciso ieri, invece, di annullare i suoi due voli Parigi-Kiev e Kiev-Parigi previsti per la giornata di oggi e potrebbe estendere le cancellazioni per tutta la settimana. Scelta presa valutando “la situazione nell’area, a titolo preventivo”, dichiara la compagnia aerea, che intende “rivalutare regolamente la situazione” e ricorda che “la sicurezza dei voli, dei suoi clienti e degli equipaggi è un imperativo assoluto”. Fino ad oggi, Air France operava due rotazioni settimanali tra Parigi e Kiev, il martedì e la domenica.
La compagnia olandese Klm, invece, ha cancellato tutti i voli verso l’Ucraina già da metà febbraio, così come Ryanair aveva ridotto la scorsa settimana gli operativi in modo da non non lasciar pernottare gli equipaggi nel Paese.
Il vettore lettone airBaltic, infine, ha annunciato la sospensione dei voli notturni da e per l’Ucraina fino alla fine di febbraio, ma la compagnia aerea continuerà ad operare i voli diurni tra Riga e Kiev, oltre a due voli tra Vilnius e Kiev questa settimana.
Al momento, l’unico vettore che ha continuato ad effettuare le sue rotte senza cambiamenti sostanziali è Wizz Air.
LA RISPOSTA DI UKRAINE AIRLINES
La compagnia di bandiera Ukraine International Airlines, invece, risponde alle cancellazioni degli altri vettori confermando e perfino incrementando le sue rotte europee più trafficate. Ad oggi, il network del vettore copre tutte le principali destinazioni europee e i passeggeri possono volare a Monaco, Londra, Praga, Barcellona, Larnaca, Milano, Ginevra, Vilnius e Chisinau, secondo la nota del vettore che tramite il ceo, Yevhenii Dykhne, ribadisce di operare «voli giornalieri per Parigi (CdG) e Amsterdam e, grazie agli accordi di codeshare con Klm-Air France, ai passeggeri viene fornito un comodo transito attraverso i principali hub europei».
Inoltre, Ukraine International Airlines fornisce collegamenti anche sugli aeroporti regionali del Paese da Boryspil (Kiev) verso Dnipro, Kharkiv, Lviv, Odesae Zaporizhia.