Da strumento nato durante la pandemia per sostituire le partenze reali a nuova modalità di proporre l’esperienza del viaggio, o meglio la sua anteprima, anche per le agenzie di viaggi. È questa l’idea della startup Miravilius, nata un anno fa grazie a una compagine di soci, tra cui imprenditori del settore ricettivo, per proporre viaggi digitali live e che ora lancia anche un prodotto per il trade.
Per realizzare viaggi digitali non basta semplicemente applicare il format tradizionale, ci sono elementi che entrano con più forza in gioco, come la parte visiva che diventa cruciale: «Abbiamo preso il format visita guidata per trasformarlo in un viaggio digitale in diretta, veicolando tutti gli spunti possibili, arte, food, shopping, entriamo nei negozi, spieghiamo come ci si muove in metro, come si raggiunge l’aeroporto».
Sono centinaia le destinazioni in tutto il mondo, da Berlino a Nairobi, da New York a Ushuaia, in esperienze condotte da guide turistiche selezionate e appositamente formate all’utilizzo degli strumenti necessari, dallo smartphone ai microfoni, attrezzatura che fornisce Miravilius. La piattaforma si occupa anche della regia: «L’itinerario viene progettato insieme e a ogni collegamento i partecipanti vengono accolti da una regia che introduce loro il viaggio che andranno a fare, li immerge nell’atmosfera».
Ed è questo anche il prodotto dedicato alle agenzie di viaggi e che verrà presentato ufficialmente alla prossima edizione di Bit a Milano. «Abbiamo realizzato le gift card che l’adv potrà vendere ai propri clienti. Sono di tre tagli, 10, 25 e 50 euro, corrispondenti rispettivamente a uno, quattro e sei mesi di abbonamento alla piattaforma. Ci sarà un totem in cui esporle, l’adv diventerà così un nostro distributore versando un piccolo costo di startup e riceverà una marginalità del 30% sul venduto. Perché lo consideriamo un prodotto ideale per le agenzie di viaggi? Per vari motivi – sostiene La Rocca – Innanzitutto, si tratta di una sorta di acquisto di impulso, un prodotto accessorio, a basso costo, che l’adv in gamba può proporre al cliente che entra per richiedere un preventivo e valutare la prenotazione di un viaggio».
Il professionista può proporre, quindi, la gift card come un’opportunità di avere un primo assaggio della destinazione o come strumento da consultare per aiutare nella scelta. «Si tratta sempre di un’esperienza di viaggio, ma complementare alle altre attività delle agenzie. E poi consente loro margini che difficilmente si ritrovano in questo settore», conclude il ceo.
La startup lavora anche con tour operator e catene alberghiere, sviluppando per loro collection dedicate alla loro clientela, per veicolare esperienze di viaggio e di destinazione ai vari database e puntare quindi sulla fidelizzazione.
«La proiezione al 2022 è quella di far partecipare oltre 50mila persone ai viaggi digitali, con un fatturato superiore ai 500mila euro. Pur essendo un format creato durante la pandemia, si tratta in realtà di uno strumento fantastico per la scoperta in anteprima del territorio, e sarà questo ora il posizionamento che andremo a strutturare», rimarca La Rocca.