Concordato preventivo bluff? Protesta delle partite Iva

Concordato preventivo bluff? Protesta delle partite Iva
23 Ottobre 16:35 2024 Stampa questo articolo

Il concordato preventivo biennale non convince. Parte da Milano, la città con più partite Iva in Italia, la protesta di Federcontribuenti che scrive in uno striscione: “Concordato preventivo biennale: non cadere nella trappola! Informati bene prima di aderire”.

Federcontribuenti non contesta la misura ma le modalità con cui viene spiegata e proposta ai cittadini. «Modalità che, come abbiamo esposto al Garante dei Contribuenti, riteniamo lesive della libertà decisionale del contribuente e in contrasto con i principi costituzionali di equità e trasparenza», commenta Marco Paccagnella, presidente di Federcontribuenti, le cui parole sono riportate dal Corriere della Sera.

Tra i rischi del concordato ci sarebbe l’impossibilità per due anni di accedere a tutti gli strumenti di protezione del patrimonio che la normativa prevede. «Questo, in un momento di grave crisi economica, con prospettive fosche sul futuro, una situazione internazionale molto incerta e nessuna garanzia di stabilità finanziaria per imprese e partite Iva, è molto rischioso», aggiunge Paccagnella.

L’adesione al concordato è possibile entro il 31 ottobre, ma il rischio è che le adesioni non raggiungano la soglia auspicata dal governo. Secondo una  recente survey del Sole 24 Ore in nove studi professionali su dieci le adesioni non superano il 10%.

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