Assohotel plaude ai condohotel. Per il presidente dell’associazione albergatori di Confesercenti, Filippo Donati, si compie un «passo in avanti» con la presentazione della nuova formula ricettiva che permette di destinare una percentuale massima del 40% della superficie netta delle camere della struttura a unità immobiliari da vendere sul mercato privato a uso residenziale, integrate e complementari all’impresa alberghiera.
«Siamo molto soddisfatti di questa norma che ci porta, finalmente, al passo con l’Europa. L’avvio dei condhotel – ribadisce – è un’ottima notizia per il turismo italiano: poter trasformare il 40% della superficie dell’hotel in unità abitative da destinare ai privati per uso residenziale vuol dire, non solo dare un’importante opportunità di sviluppo al settore ricettivo, ma anche adottare finalmente una formula che già da anni è disponibile presso i nostri competitor europei. Si tratta di un importante segnale di attenzione nei confronti di un settore strategico per il nostro Paese, ma anche di un modo per renderci maggiormente competitivi, aumentando e diversificando l’offerta turistica a favore dei territori».
L’introduzione dei condhotel in Italia è un obiettivo che Assohotel si prefigge da anni, e per il quale ha lavorato insieme ai tecnici del Mibact. La formula condhotel – secondo i vertici dell’associazione – porta infatti vantaggi sia per le imprese, che per i clienti. La vendita delle unità abitative, sostiene sempre Donati, «permetterà agli imprenditori di reperire risorse da investire nell’attività per riqualificare le strutture e per ampliare l’offerta, mentre gli ospiti potranno beneficiare di una nuova tipologia di sistemazione».