È un’Italia dai segnali contraddittori quella fotografata dal rapporto stilato dall’Ufficio Studi di Confcommercio, che certifica l’uscita dalla crisi della pandemia di un Paese che oggi gode di buona salute.
I segnali presentano luci e ombre, con una crescita dell’occupazione e una contestuale contrazione dei consumi. Ci si avvicina al Natale e, con un aumento delle tredicesime per un valore di 50 miliardi di euro, gli italiani si apprestano a spendere oculatamente, con una stima di 8,5 miliardi di euro finalizzati all’acquisto di regali e si conferma il primato del canale online almeno per certi prodotti, anche se lo shopping natalizio rimarrà comunque un rito soprattutto fisico.
Ci sono budget più consistenti ma c’è anche tanta prudenza. Segnali contrapposti, dunque, ma anche alcune certezze come quella del turismo che in agosto e settembre ha fatto segnare le migliori performance di sempre in termini di presenze.
Un dato che non è sfuggito al ministro del turismo Daniela Santanchè, che ha prontamente commentato in una nota: «I rilevamenti di Confcommercio mostrano un’economia italiana in ottima salute, con ampi margini di crescita, con gli aumenti dei posti stabili nel mondo del lavoro e l’incremento delle tredicesime. I dati turistici di agosto e settembre poi, mostrano che il turismo è un settore trainante: vale il 13% del Pil, con un moltiplicatore di 2,5 e crea oltre 3 milioni di posti di lavoro, dimostrandosi altamente strategico per il presente e il futuro del Paese. Un comparto che in passato è stato snobbato e che ora questo governo non intende trascurare, per non ripetere un errore strategico. Oggi il turismo è al centro dell’agenda politica e degli investimenti orientati alla sua valorizzazione».