Fase 3 col freno a mano per le strutture alberghiere italiane. A rilevarlo è Confindustria Alberghi che in un primo monitoraggio all’inizio della ripartenza di metà giugno ha riscontrato che solo il 40% dell’offerta ricettiva italiana ha riaperto i battenti.
L’associazione, comunque, sottolinea che si è registrata un’accelerazione nelle riaperture, ma il numero delle strutture riattivate risulta ancora molto basso.
A guidare la ripartenza ci sono gli alberghi delle destinazioni-mare con un vistoso aumento della disponibilità ricettiva rispetto a tre settimane fa, mentre restano le difficoltà nelle città d’arte, tradizionalmente più sensibili al mercato internazionale, dove purtroppo si continua a registrare un alto numero di chiusure.