Cambio della guardia ai vertici di Aica, l’Associazione Italiana Confindustria Alberghi: Elisabetta Fabri (presidente e amministratore delegato di Starhotels) è la nuova presidente e subentra a Maria Carmela Colaiacovo, alla quale è stato riconosciuto il merito di aver gestito la rappresentanza confindustriale dell’hotellerie italiana nel critico periodo della pandemia e aver incassato per la categoria alcune significative “conquiste” come gli interventi sull’Imu e soldi per la riqualificazione delle strutture ricettive.
Fabri è alla guida del più grande gruppo alberghiero italiano a capitale privato, con ricavi per 304 milioni di euro nel 2023, realizzati con 30 hotel e 4.200 camere e residenze in Italia e a Londra, Parigi e New York
Salutata dal ministro del Turismo e amica Daniela Santanchè – «Sono certa che la sua gestione porterà benefici alla categoria e alla filiera turistica per contribuire affermazione dell’ospitalità di qualità» – la neopresidente ci ha confidato i punti chiave della sua agenda: «Innanzitutto un metodo di lavoro efficace e veloce per proseguire l’interlocuzione con il governo e portare avanti tutte le nostre istanze».
Eccole: «Innanzitutto l’alta formazione, indispensabile per dotare l’industria turistica italiana di professionisti in ogni ambito dell’accoglienza organizzata, agevolazioni sui contratti di lavoro e operare per una riduzione del costo del lavoro, oltre a trovare le migliori soluzioni contrattuali per il lavoro stagionale. Poi la vera grande sfida, ovvero riavvicinare e attrarre tanti giovani al settore e farli appassionare alle attività professionali che si possono svolgere nel comparto dell’hôtellerie.»
Nel suo discorso d’insediamento, nel corso dell’assemblea pubblica tenutasi presso la sede del Cnel, Fabri ha poi ribadito altri concetti: «Credo sia essenziale avere contezza della potenza economica e sociale delle nostre aziende, un peso specifico da trasmettere e mostrare ai nostri referenti e interlocutori istituzionali e non. E va fatto proprio oggi che, finalmente, il turismo sta ricevendo l’attenzione che merita».
«Quindi – ha ripreso – non dobbiamo fermarci e dobbiamo fornire al governo indicazioni precise sui temi urgenti del turismo in in Italia, che vanno dal creare maggiore professionalità del settore allo stimolare investimenti nella formazione. Inoltre, politiche e incentivi per promuovere la sostenibilità delle nostre imprese, annullando nel contempo la stagionalità. Infine, sviluppare strategie per creare diverse motivazioni al viaggio».
Fabri è poi tornata sul tema caldo della “regole certe” per le nuove forme dell’ospitalità che non vanno certo contrastate, ma sicuramente regolamentate al meglio con lo scopo di sostenere quelle azioni finalizzate allo sviluppo di destinazioni minori per affrontare efficacemente il fenomeno dell’overtourism. Fra i temi d’attualità non vanno tralasciati l’evoluzione dei profili turistici, la destagionalizzazione, la gestione sostenibile dei flussi e l’adozione di modelli Esg, oltre all’impatto delle nuove tecnologie e al ruolo dell’intelligenza artificiale nel definire dinamiche e strategie del settore.
«È un programma impegnativo, ma grazie alla nostra squadra interna, al supporto del delegato al Turismo e trasporti della Confindustria, Leopoldo Destro, e a un nuovo vertice con 7 vicepresidenti, organizzeremo gruppi di lavoro sui temi più attuali e da subito inizierò con l’ascolto degli associati, raccogliendo idee per costruire un legame forte con tutte le altre associazioni di categoria e continueremo a investire sulla visibilità dell’associazione. Ovviamente saremo sempre al fianco del ministero per continuare a dare un tangibile contributo di idee e soluzioni».
Con la presidente Elisabetta Fabri è stata nominata anche la squadra dei vicepresidenti: Antonio Zacchera (vicario), Massimo Caputi, Giancarlo Carriero, Nicola Vladimiro Ciccarelli, Maria Carmela Colaiacovo, Marco Gilardi e Sofia Gioia Vedani. Eletti anche i primi otto componenti del comitato direttivo per il biennio 2024/2026.