by Redazione | 24 Giugno 2022 7:00
Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto che proroga per tre mesi le misure per il contenimento dei prezzi energetici. Un segnale positivo per Confindustria Alberghi, che però “non riesce comunque a compensare l’aumento esponenziale dei costi” subito negli ultimi mesi.
«Problema ancora più sentito se pensiamo che per alcuni nostri competitor il caro energia incide molto meno sui conti dell’azienda – dichiara Maria Carmela Colaiacovo, presidente di Confindustria Alberghi».
A confermare la forte preoccupazione degli operatori, arrivano anche le stime del Centro Studi Confindustria che – per i servizi di alloggio e di ristorazione – vedrebbero un incremento mensile della bolletta energetica tra i 311 e 380 milioni di euro contro i 59-66 milioni di euro in Francia.
«Il problema è davvero molto serio, non solo ci troviamo a dover gestire un incremento di costi esponenziale, ma abbiamo anche un problema rispetto ai nostri competitor, in primis proprio la Francia, che rischia di indebolire la ripresa appena iniziata – prosegue Colaiacovo – Secondo nostri calcoli se nel 2019 le spese per l’energia rappresentavano il 5,2% del fatturato, ora si arriva a un 20% con una previsione di un ulteriore peggioramento per il prossimo inverno quando il consumo di gas nelle aziende tornerà a crescere. Così come tutti i settori economici, anche quello alberghiero necessita di interventi di supporto, per superare questa fase e accelerare la transizione energetica».
La presidente di Confindustria Alberghi conclude ricordando che «l’emergenza energetica rischia di trasformare la ripresa appena iniziata in una corsa a ostacoli».
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