Confturismo, Patanè: «In estate exploit della spesa straniera»
Stagione estiva in buona salute con il 72% di italiani (circa 32 milioni) che faranno un periodo di vacanza, ben 1,3 milioni in più rispetto allo scorso anno. Inoltre, il 77% di questi resterà in Italia, mentre il restante andrà all’estero, prevalentemente in Europa. È la previsione della ricerca presentata da Confturismo e curata dall’Istituto Piepoli.
«Ma il dato più eclatante è il surplus nel saldo della bilancia turistica che per i tre mesi estivi segna circa 16 miliardi di euro di spesa degli stranieri e 8 miliardi di euro come spesa dei turisti italiani, quindi un saldo attivo di 8 miliardi di euro – ha puntualizzato Luca Patanè, presidente di Confturismo – Un attivo che nessun’altro comparto produttivo italiano può vantare. La nostra industria del viaggio deve sempre seguire i trend dei consumatori, analizzando i grandi target di riferimento, come ad esempio i millennial e le tematiche della domanda, come ad esempio il cicloturismo in forte crescita».
«Altro dato confortante – ha aggiunto Patanè – è l’indice di fiducia che misura la propensione alla vacanza, cresciuto da 68 punti dello scorso anno ai 71 di quest’anno. Unico dato negativo è l’andamento di giugno che per effetto del maltempo ha fatto segnare un 13% di italiani che hanno rinunciato alle vacanze, il che significa un danno economico per gli operatori di almeno 500 milioni di euro. Ma c’è anche un dato positivo che riguarda l’aumento della spesa turistica nei mesi di spalla, soprattutto a settembre dove magari ci sono meno italiani in vacanza, ma quelli che ci sono spendono molto di più della media, circa 980 euro pro capite».
Nel dettaglio la ricerca certifica che se a giugno sono andati in vacanza soltanto 2,6 milioni di italiani, nel mese di luglio c’è un forte aumento di vacanzieri rispetto al luglio 2018, pari a oltre 10 milioni di persone (23%), mentre agosto rimane ovviamente il mese clou con 15,5 milioni di vacanzieri (35%), chiudendo con settembre con 3,5 milioni in vacanza (8%).
Altro dato d’interesse per gli operatori riguarda le mete. Il 60% di italiani prediligerà la vacanza balneare, mentre gli esterofili prenoteranno destinazioni nel Mediterraneo, Europa, Mar Rosso e Usa. Per Andrea Giuricin dell’Università Bicocca di Milano che ha curato un focus su trend ed opportunità, «altro dato significativo dell’estate 2019 è che per la prima volta il maggior volume di passeggeri aerei della stagione è concentrata sugli aeroporti del sud Italia con oltre 1 milione di passeggeri, rispetto ad altre zone del Paese, con i principali clienti che rimangono i soliti noti: Germania (20%), Usa (11%), Francia (10%) e Regno Unito (9%)».
A margine della presentazione Patanè si è poi soffermato sul ritorno del turismo giapponese, un bacino alto spendente che può dare enormi benefici al turismo organizzato, chiudendo poi con una battuta sulle Olimpiadi invernali Milano-Cortina, un evento stimolante perché «sarà un’occasione promozionale unica per il nostro Paese e dove il settore saprà fare la sua parte».