Resta tanta la voglia di viaggiare degli italiani, nonostante il rallentamento dell’economia. Lo conferma l’analisi che Confcommercio-Confturismo realizza mensilmente con Istituto Piepoli: in crescita a gennaio l’indice mensile di fiducia del viaggiatore italiano: il valore è pari a 65 punti, il massimo mai registrato nel primo mese dell’anno, in leggera crescita rispetto a dicembre 2018.
Il risultato media tra valori sensibilmente diversi che si registrano in specifici segmenti della popolazione: più fiduciosi e propensi a viaggiare gli Italiani di età compresa tra 18 e 34 anni che risiedono in Comuni con oltre 100mila abitanti posizionati nell’Italia del nord est, mentre valori più ridotti si registrano nella fascia 55-74 anni – che avrebbe più tempo disponibile per viaggiare – e residente nei piccoli Comuni del sud e delle isole.
Per quanto riguarda la percezione sull’andamento generale dell’economia del Paese, il saldo tra ottimisti e pessimisti è negativo di otto punti percentuali. Sono 4 mesi consecutivi che si conferma questa tendenza al pessimismo. In sintesi, l’economia rallenta ma l’indice di fiducia continua a essere positivo e rimane elevata la voglia di viaggiare e di scoprire l’Italia. La recessione tecnica certificata dall’Istat sembra non avere un impatto sul turismo, che anzi rimane il vero oro dell’Italia.
Nel prossimo trimestre, 3 italiani su 4 scelgono il Paese come loro meta preferita, anche se le destinazioni estere registrano una leggera crescita nelle preferenze. Le regioni più ambite saranno Toscana (con motivazione tanto culturale quanto enogastronomica), Trentino Alto Adige, Lazio, Lombardia e Sicilia, mentre a livello europeo si denota la buona performance di Spagna e Regno Unito. L’avvicinarsi della Brexit non sembra impattare sulla voglia di scoprire la Gran Bretagna.