by Andrea Lovelock | 12 Novembre 2019 13:22
Nuove professioni turistiche, abusivismo e anche incoming: questi alcuni dei temi affrontati nel corso del congresso di Fiavet Lazio, svoltosi a bordo della nave Barcellona Cruise di Grimaldi Lines con la partecipazione di circa 70 adv.
È stato il primo congresso di un’associazione regionale, come ha tenuto a precisare il presidente Ernesto Mazzi che ha subito aggiunto di essere «orgoglioso di lavorare volontariamente per una federazione che è sempre stata presente ai tavoli istituzionali con proposte e contributi per un sano sviluppo del settore. Un impegno tanto più significativo oggi che si assiste alla proliferazione di sigle, spesso solo autoreferenziali, piuttosto che affrontare concretamente i problemi e le criticità della categoria».
Una delle istanze condivise dai partecipanti riguarda la regolamentazione delle nuove professioni: dai travel designer ai destination manager, dai blogger ai cosiddetti operatori del turismo esperenziale, il mondo dei viaggi necessita urgentemente di una regolamentazione e Cesare Altobelli, consigliere Fiavet, lo ha ribadito a chiare lettere: «Occorre rivedere la legge regionale 13 e richiedere una maggiore tutela per l’agente di viaggi, soprattutto perché noi siamo professionisti e non commercianti e ora dobbiamo contrastare la presenza sul mercato di soggetti che operano senza regola. È legittimo pretendere dalla Regione Lazio una normativa per tutte quelle nuove professioni derivanti dall’evoluzione del mercato. Se non si fa questo l’abusivismo dilagherà».
Una posizione condivisa da Mazzi, che presto incontrerà il nuovo assessore regionale, Giovanna Pugliese, subentrata a Lorenza Bonaccorsi (passata al Mibact), anche per evidenziare l’anomalia di una direttiva Ue sui pacchetti che obbliga le adv che fanno solo intermediazione ad avere un fondo di garanzia. Una vicenda seguita da vicino da Caterina Claudi, consulente fisale di Fiavet Lazio.
Sull’istanza delle nuove professioni, proprio nel corso del congresso, Fiavet Lazio ha incassato l’avallo del vice presidente della Commissione Turismo della Regione Lazio, Gaia Pernarella (M5S), che ha esplicitamente invitato l’associazione a «concentrarsi su questo primo importante obiettivo delle nuove professionalità perché il mercato si muove a una velocità enormemente superiore a quella del legislatore».
Ne è una conferma la lunga attesa del decreto attuativo sull’eliminazione dell’obbligo del direttore tecnico che nel Lazio giace nei cassetti della Regione da oltre un anno.
La speranza di Ernesto Mazzi è che se a livello regionale, in un territorio importante come il Lazio, si riuscissero finalmente a smuovere certe acque, l’onda potrebbe coinvolgere altre regioni e arrivare anche a una ridefinizione nazionale del ruolo di adv.
Nel corso del congresso è stato anche analizzato il settore del turismo scolastico, con i consiglieri Fiavet Lazio Marco Zampieri e Fabio Benedetti che hanno fornito agli agenti le ultime significative novità del comparto, con l’introduzione del Codice dei Contratti che regola qualsiasi rapporto tra fornitori di servizi e Pubblica amministrazione, e l’operatività della piattaforma digitale Mepa (Mercato Elettronico Pubblica Amministrazione) che a rotazione consente, su tutto il territorio nazionale e per tutte le agenzie di viaggi, di partecipare ai bandi delle scuole per i viaggi d’istruzione.
«Se da un lato – hanno osservato Zampieri e Benedetti – questo nuovo scenario azzera i rapporti personali e fidelizzati che le singole adv avevano con alcune scuole, è anche vero che l’accesso libero a una piattaforma nazionale consente a una agenzia di Rieti, ad esempio, di partecipare e magari vincere il bando per un viaggio d’istruzione di una scuola di Bergamo. Sono nuove opportunità che possiamo cogliere anche per diversificare il nostro business».
E anche nell’incoming e nei rapporti con il sistema museale, i consiglieri Luana De Angelis e Stefano Corbari hanno sottolineato che Fiavet Lazio è riuscita a farsi ascoltare da alcuni interlocutori di importanti siti (Colosseo, Musei Vaticani) che pretestuosamente avevano cercato di applicare aumenti tariffari per ingressi o di contingentare gruppi senza considerare che la stagione 2020 è di fatto partita da tempo in termini di programmazione «e non si può chiedere agli adv e operatori di farsi carico di decisioni unilaterali, piovute dall’alto, peraltro senza consultazione e soprattutto sottodata».
Nelle sessioni di lavoro sono affiorate tante anomalie di un sistema-Italia dove i referenti istituzionali non dialogano con le imprese: «Non va bene e non dobbiamo accettarlo senza farci ascoltare. Ma per battere i piedi bisogna avere alle spalle una base che condivida le nostri istanze e ci supporti nelle azioni», ha precisato Mazzi.
In altre parole una vera e propria convocazione rivolta alle adv per supportare Fiavet Lazio, tra le più forti e rappresentative associazioni regionali della federazione nazionale, ad alzare la voce, a chiedere incontri con i referenti pubblici e a partecipare ai tavoli di lavoro che valgono. A cominciare da quello che scaturirà da Futouroma, il piano strategico della capitale[1] che la Giunta Raggi porta alla Nuvola dell’Eur.
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