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Consulenti di viaggio, il network Travel Experts apre in Italia

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Arriva un nuovo attore nel mercato dei consulenti di viaggio: nasce Travel Experts Italy, che segna il debutto nel nostro Paese di Travel Experts.

Fondata nel 2007 in Belgio, dove conta attualmente 125 consulenti di viaggio, l’azienda, parte del Gruppo Bts e partner di Virtuoso, ha debuttato da poco in Svezia e Portogallo e ora è pronta a reclutare agenti di viaggi nel nostro Paese puntando su alcuni capisaldi: «Contiamo sulla nostra esperienza e visione internazionale ma vogliamo avere un approccio locale – spiega il founder e ceo di Travel Experts Mickey Creyf – Per questo è stata creata una srl, Travel Experts Italia è una società controllata dal Gruppo ma al 100% italiana, con una sede a Milano, e una base anche a Torino, e un team italiano. Vogliamo espandere le operazioni nel mercato italiano perché crediamo ci sia un grosso potenziale».

Spicca nel team con il ruolo di on boarding Tommaso Giorgetti, manager nel settore da 15 anni e in arrivo proprio dalla società di consulenti di viaggio che con la nuova realtà condivide quasi il nome.

«Il marchio che lanciamo era stato creato nel 2007, sappiamo che potrebbe confondere ma questo non ci spaventa», specifica Alexander Creyf, che si occuperà di operations e strategy.

Il focus della rete sarà l’organizzazione di viaggi tailor made con posizionamento di alto livello e focus sulle nicchie. «La chiave è personalizzare, credo che ci sia bisogno di focalizzarsi maggiormente sui mercati di nicchia. Se non creiamo un servizio a valore aggiunto è difficile vendere. Con i nostri servizi puntiamo a far crescere il tasso di conversione degli agenti di viaggi, che dall’esperienza che abbiamo nel nostro mercato si ferma a meno del 50%. Per esempio Quando si lavora su appuntamento abbiamo notato che il tasso di conversione sale al 95%», aggiunge Mickey Creyf.

Il potenziale è alto ma per essere efficaci servono dei punti fermi: maggiore flessibilità, clienti che tornano e che fanno un buon passaparola, specializzazione e non aver paura del dynamic packaging.

«Siamo venuti in Italia perché vediamo nel Paese sempre grandi opportunità per questo modello di consulenti indipendenti e travel consultant – aggiunge Alexander Creyf – In Usa già si è capito l’importanza delle nicchie, la specializzazione può essere intesa in ogni modo, può essere una destinazione, un tipo di prodotto, un modello, è qualcosa che verrà ed è inevitabile. Arriviamo con una dimensione internazionale e questo vogliamo che sia non una debolezza ma un valore aggiunto. A chi entra non viene chiesta alcuna fee, ma una ripartizione del business 70%-30% per iniziare, per questo abbiamo incentivazioni per spingere a vendere e guadagnare di più. Tra i servizi centralizzati offerti, oltre a amministrazione, contratti, marketing, training e altro, abbiamo anche il nostro proprio fondo di garanzia cui chiediamo un contributo in base alle vendite, in genere si aggira sui 300 euro circa, per intervenire poi in caso di necessità».

La sfida è quella di portare un respiro internazionale nel mercato italiano dei consulenti – spiega Tommaso Giorgetti – L’azienda conta su ottimi contratti sul fronte commerciale specie con catene alberghiere, singole strutture e boutique hotel. Lavoreremo tanto sull’organizzazione e faremo accordi con il tour operating».

L’obiettivo per il primo anno di attività è creare una rete di una ventina di consulenti di viaggio, il centro-nord Italia è l’area di primo interesse ma senza preclusioni verso altre parti dove ci siano le potenzialità. «La nostra idea è di intercettare agenti di viaggi e consulenti, ma anche travel designer, con esperienza e ha portfolio clienti alto o vuole tendere a questo. I consulenti che vengono da noi mantengono la propria identità e proprio brand perché sappiamo che per loro è importante», spiegano i manager.

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