Continuità Sardegna-isole minori, Manca: «Gare deserte, lo Stato intervenga»

by Redazione | 19 Settembre 2024 12:43

Un’altra gara andata deserta per il servizio pubblico di trasporto marittimo di passeggeri, veicoli e merci per la continuità territoriale tra la Sardegna e le isole minori di La Maddalena e San Pietro. E la regione chiede l’intervento dello Stato.

«La procedura aperta per l’affidamento in concessione del servizio pubblico è andata nuovamente deserta – ha dichiarato l’assessore dei Trasporti della regione Sardegna Barbara Manca – Non una novità, purtroppo, visto che a partire dal 2022 ben quattro gare sono andate deserte, a testimonianza del momento difficile e delicato che sta attraversando il mercato marittimo in questi ultimi anni. Il servizio sarà ovviamente garantito in ogni caso senza soluzione di continuità».

La scadenza dell’attuale servizio è prevista per il 31 dicembre 2024, ma si stanno già valutando tutte le ipotesi possibili per garantire ai cittadini delle isole interessate il diritto alla mobilità.

«L’esito verificatosi non era un’ipotesi remota visti i precedenti, ma auspicavamo sicuramente un maggiore interesse da parte dei vettori dopo l’impegno profuso in questi mesi per dare vita a un bando “equilibrato” tale da consentire, da un lato, il rispetto dei principi previsti dall’autorità di Regolazione dei Trasporti coerenti con la regolamentazione comunitaria, in particolare l’osservanza delle regole di trasparenza e non discriminazione e, dall’altro, la giusta remuneratività per gli operatori interessati», ha proseguito Manca.

Nonostante le ingenti risorse della base d’asta – oltre 26 milioni di euro per ogni annualità – e lo sforzo per darne ampia diffusione anche nei mercati esteri degli operatori, l’esito è stato negativo.

«Lo Stato investe annualmente nelle rotte per la continuità marittima tra la Sardegna e la penisola con Genova, Napoli, Palermo, Civitavecchia, circa 14,5 milioni di euro: una cifra ben inferiore a quanto impiega la Regione per garantire la continuità con le isole minori. Una sproporzione che spiega come non basti impiegare più risorse a disposizione per assicurare un servizio essenziale e irrinunciabile. A questo proposito – ha osservato l’assessore – è nostro intendimento avviare un confronto con le altre regioni che come noi stanno affrontando la stessa complessità la Toscana, la Sicilia, il Lazio e la Campania. Occorre trovare soluzioni condivise su scala nazionale che ci consentano di uscire dallo stallo e di assicurare i collegamenti senza dover ricorrere a procedure emergenziali. Il primo passo sarà coinvolgere l’Autorità di Regolazione dei Trasporti, al fine di valutare le criticità verificatesi nelle procedure di affidamento andate deserte e le possibili formule da adottare per farvi fronte».

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