Tra le destinazioni asiatiche che negli ultimi anni hanno visto una crescita costante del turismo internazionale, la Malesia presenta un’offerta incentrata sulla sostenibilità e sul patrimonio culturale, e lancia iniziative ambiziose per attrarre un numero sempre maggiore di visitatori.
OBIETTIVO 27 MILIONI DI TURISTI
Il Paese – che ha registrato 20,1 milioni di arrivi internazionali nel 2023 – punta a superare i 27 milioni di turisti nel 2024, generando entrate turistiche per 102,7 miliardi di Rm (circa 22,82 miliardi di dollari). In vista dell’ambiziosa campagna Visit Malaysia Year 2026, punta ancora più in alto con l’obiettivo di accogliere 35,6 milioni di visitatori internazionali e generare 147,1 miliardi di Rm in entrate turistiche.
Di programmi, strategie e iniziative future abbiamo parlato con Zalina Ahmad, director Tourism Malaysia a Parigi, responsabile anche per il mercato italiano: «Nel 2023, abbiamo accolto circa 50mila turisti italiani e i numeri sono in crescita. Da gennaio a luglio di quest’anno abbiamo già ricevuto 31.261 visitatori dall’Italia, un incremento del 48,1% rispetto allo stesso periodo del 2023 e +15,1% rispetto al 2019. È una crescita significativa e ci aspettiamo che i numeri possano continuare ad aumentare grazie agli sforzi congiunti degli operatori turistici, delle compagnie aeree e dei media».
MISSIONE SOSTENIBILITÀ
Nel 2026 sarà celebrato il Visit Malaysia Year, il cui tema “Malaysia – Una destinazione culturalmente ricca e sostenibile” riflette l’impegno del ministero del Turismo, delle arti e della cultura a promuovere l’unicità culturale e a sostenere un’industria turistica sostenibile. «Il Visit Malaysia Year 2026 sarà un evento di grande importanza per noi – afferma Ahmad – Già dal prossimo anno inizieremo un’intensificazione delle attività di marketing per creare un forte impatto, in attesa dell’approvazione del logo e della strategia definitiva da parte del governo. Utilizzeremo una combinazione di pubblicità tradizionale e digitale, con fam trip per giornalisti e operatori del settore. Lavoreremo anche a stretto contatto con le compagnie aeree per promuovere la Malesia come meta di viaggio».
Al momento non ci sono voli diretti dall’Italia, ma i collegamenti con scali intermedi tramite compagnie come Emirates, Qatar Airways, Singapore Airlines e Turkish Airlines sono comunque molto efficienti e generalmente ben accetti anche dai viaggiatori italiani. Malaysia Airlines riprenderà i voli diretti da Parigi il prossimo anno, e si spera che in futuro possano essere reintrodotti anche voli diretti dall’Italia.
COMUNITÀ LOCALI AL CENTRO
L’ecoturismo è uno dei punti di forza dell’offerta malese: molti hotel e resort adottano pratiche sostenibili, come il riciclo di risorse naturali e l’uso di prodotti locali, mentre alcune delle principali destinazioni turistiche, come Sipadan, limitano l’accesso per preservare l’ecosistema marino. La Malesia è tra i 12 Paesi con maggiore biodiversità al mondo, con una straordinaria varietà di flora e fauna, caratteristiche la rendono una meta di grande interesse per gli amanti della natura. Inoltre, sono attivi numerosi progetti di turismo comunitario e rurale che offrono esperienze autentiche e sostenibili.
«Le comunità locali sono al centro delle nostre iniziative di turismo sostenibile – precisa la manager – Abbiamo un programma di “homestay” che permette ai turisti di soggiornare presso famiglie locali per vivere un’immersione nella cultura e nella vita quotidiana della Malesia rurale. Inoltre, stiamo introducendo anche una nuova formula di “village stay”, per chi preferisce maggiore privacy, ma sempre con la possibilità di interagire con la comunità locale. Queste iniziative non solo arricchiscono l’esperienza dei turisti, ma rappresentano anche un’opportunità economica per le comunità rurali. Attualmente, oltre 223 cluster di homestay in 372 villaggi sono pronti ad accogliere i turisti, offrendo autentiche esperienze kampung nella campagna malese».
DESTINAZIONE UNESCO
Un ruolo di rilievo nell’offerta turistica è rappresentato anche dal ricco patrimonio culturale, tra cui le grotte di Niah (Gua Niah) in Sarawak, un sito archeologico di rilevanza mondiale che ospita i più antichi resti umani rinvenuti nel sud est asiatico, risalenti a 55.000 anni fa, recentemente inserito nella lista dei patrimoni dell’Unesco. «Questi siti sono una grande attrazione, specialmente per i turisti europei, inclusi gli italiani, interessati a scoprire il ricco patrimonio culturale e naturale del Paese, e stiamo lavorando per promuoverli ulteriormente come parte della nostra offerta turistica», conclude.