Convention Bluvacanze:
Ai e creator alleati delle adv
L’intelligenza artificiale sta entrando progressivamente nelle agenzie di viaggi Bluvacanze e Vivere&Viaggiare. Negli ultimi sei mesi sono state realizzate oltre 50 ore di formazione alle quali hanno partecipato 300 affiliati. Il consuntivo di questa prima fase è stato sintetizzato da Claudio Busca e Antimo Russo, rispettivamente direttore retail e direttore network del Gruppo, in apertura della convention “Now” che ha visto 160 agenti riuniti a Marrakech, in Marocco, nel corso dell’ultimo weekend.
«Tutti i cambiamenti fanno paura – ha detto Russo – Ma anche questa nuova tecnologia può aiutare a lavorare meglio, com’è stato in precedenza per le grandi rivoluzioni industriali: l’avvento del computer e, più di recente, lo stesso internet. L’obiettivo è invertire il rapporto tra il tempo che un agente di viaggi deve dedicare alla gestione delle pratiche, che prende l’80%, e quello dedicato al rapporto con il cliente. Quindi, grazie al supporto dell’Ai, l’adv può dedicarsi di più ad ascoltare la clientela e farla sentire coccolata per presentargli un preventivo che può comparire su schermo non appena finita questa conversazione. Preparato dalla macchina in tempo reale, sulla base delle specifiche esigenze del cliente e consultando tariffe e disponibilità di strutture e vettori. Una cosa che ha sempre richiesto molto tempo e, soprattutto, ha costretto il cliente a tornare successivamente».
Queste novità tecnologiche sembrano spazzare via i timori che gli acquisti online possano sostituire l’intermediazione delle agenzie. Anche l’Ai ha bisogno dell’apporto umano, quello della competenza e della sensibilità di un agente di viaggi che è in grado di dare alla macchina gli input giusti per soddisfare le esigenze del cliente.
E le maggiori aspettative, Bluvacanze le ripone proprio sul target giovanile, la Generazione Z e i Millennial. Cioè, quelli che hanno maggiore dimestichezza con gli strumenti dell’online e, quindi, sembrerebbero più propensi all’acquisto in autonomia, in realtà sono pronti a capire il valore aggiunto del viaggio organizzato da un esperto. Una tendenza, questa, rivelata di recente da una ricerca effettuata su un campione 3.300 giovani tra i 17 e i 26 anni.
«Questo è un target molto interessante – dice Busca – Sul quale stiamo investendo perché sappiamo che, per recuperare questo tipo di cliente, dobbiamo adeguare il linguaggio e i canali di comunicazione. Abbiamo di recente assunto due content creator, molto giovani, che hanno iniziato a sviluppare una comunicazione molto diversa da quella tradizionale. Loro riescono a far conoscere i nostri prodotti e le nostre iniziative utilizzando i vari social in maniera molto creativa e in sintonia con questo tipo di clientela potenziale. E differenziano messaggi e canali anche all’interno di una fascia che genericamente definiamo giovanile nella quale, in realtà, vediamo differenze notevolissime tra ragazzi che hanno anche solo tre anni di differenza».
I risultati sembrano dare ragione a una strategia di questo genere. Nel solo mese di aprile, le prenotazioni del Gruppo Bluvacanze sono state per il 49% di nuovi clienti. E di questi, oltre il 43% erano generazioni Z e X.
«Non è solo il fatto che un quarto dei clienti di aprile siano proprio dei giovani – aggiunge Busca – Ma proprio il fatto che il mese di aprile non è un mese di prenotazioni particolarmente intenso. Quindi, stiamo rilevando che proprio loro, gli under 30, sembrano orientati a un advanced booking».
I partecipanti alla convention immersiva, com’è stata definita dagli organizzatori, hanno avuto modo anche di conoscere alcuni aspetti di Marrakech meno noti, anche grazie alla collaborazione del partner Kappa Viaggi. Per esempio, il deserto di Agafay, un luxury camp che permette di vivere le emozioni del paesaggio estremo, tuttora percorso dai carovanieri con i cammelli, facendo un tuffo in piscina o facendo una cena tipica con spettacolo di fuoco o la danza del ventre.
Mentre il Museo dell’arte culinaria marocchina, nel cuore della città, offre la possibilità di imparare a cucinare un intero pasto marocchino, con tre pietanze più il dolce: ciascuno con la propria postazione (fornelli, attrezzi, lavandino, ingredienti) dotata di monitor nel quale si seguono passo passo le varie fasi di lavorazione mostrate da una cuoca esperta.