L’Italia investe nel turismo Lgbt, che l’anno prossimo sarà sotto i riflettori con l’apporto strategico di Enit. Per la prima volta nella sua storia arriva infatti nel nostro Paese la Convention Iglta (e torna in Europa dove mancava dal 2014). L’appuntamento è dal 6 al 9 maggio 2020 a Milano, presso Unahotels Expo Fiera che sarà l’official host e partner alberghiero ufficiale.
LO STUDIO ENIT: ANTIDOTO ALL’OVERTOURISM. Ed Enit, insieme al Comune di Milano, sarà partner istituzionale ma soprattutto è l’unico ente del turismo nazionale a far parte dell’associazione Iglta, come silver member, dal suo ingresso due anni fa.
«Il turismo Lgbtq+ è estremamente importante, e la convention dell’anno prossimo ci può permettere di partire per far scoprire anche altre destinazioni in Italia – spiega il presidente Giorgio Palmucci – Se nel mondo conta per 200 miliardi di dollari all’anno, mentre in Italia il valore di questo comparto si aggira sui 2,7 miliardi di euro, significa che abbiamo grandi potenzialità di crescita».
L’Enit non è stato a guardare, e grazie al suo ufficio studi ha fotografato il turismo Lgbtq+ nel nostro Paese: «Si tratta di turisti che viaggiano con maggior frequenza e hanno una maggiore capacità di spesa. Vogliono vivere l’esperienza local, dedicarsi al relax e scoprire anche mete minori. Una bella occasione dunque per destagionalizzare e spingere i flussi anche al di fuori delle località che soffrono di overtourism. Ne abbiamo visto l’importanza, è stata fatta un’analisi per capire quali sono le principali motivazioni: il 54% vuole fare vacanza relax, poi vengono la ricerca di esperienze e cucina locale, al 49%, segue la natura al 42%», ricorda Palmucci.
Un’analisi, quindi, che permette all’Italia di puntare con forza a questo segmento. «Ma dobbiamo poi lavorare per fare in modo di formare le strutture ricettive, le destinazioni e chi lavora nel turismo per fare in modo che conoscano esigenze ed aspettative dei viaggiatori. Da parte nostra ci sarà un accompagnamento alle imprese e un lavoro sul comparto», sottolinea il presidente Enit.
A confermare le analisi parlano anche i numeri: «Il 74% dei viaggiatori Lgbt stranieri nell’ultimo anno ha fatto almeno tre periodi di vacanza lunga (durata media per vacanza lunga 11 giorni), contro il 42% della media italiana con 1,6 periodi di vacanza lunga. La spesa media dell’ultima vacanza è stata di 2.060 euro», spiega Alessio Virgili, presidente di Aitgl, Iglta Italian ambassador e presidente del Comitato promotore Iglta 2020. E a Milano l’anno scorso i viaggiatori Lgbt sono stati 500mila.
FORMAZIONE, PACCHETTI E B2B. La convention dell’anno prossimo è un progetto che con il Comune di Milano è partito nel 2017. Ora ci si concentra sul destination management: «Lavoreremo sulla formazione professionale – annuncia Virgili – abbiamo in programma corsi di formazione gratuiti per albergatori, ristoratori, guide turistiche, perché ė importante conoscere il viaggiatore cui ci si rivolge; poi ci sarà la costruzione di una vera e propria offerta turistica, per esempio già in occasione dei 500 anni della morte di Leonardo da Vinci abbiamo realizzato delle esperienze in chiave gay oriented sulle sue orme. A breve saranno online portale e mappa dedicati a Milano Lgbtq+ (Mitown.it)».
La speranza e l’obiettivo dell’associazione e del trade attivo su questo fronte è che la manifestazione faccia da volano per un ulteriore sviluppo. Anche presso il pubblico gay and lesbian, infatti, l’Italia è in cima ai desiderata, ma poi ci si scontra con la carenza di un’offerta turistica strutturata «che porta il viaggiatore a scegliere altre destinazioni – spiega Alessio Virgili – anche se la situazione sta cambiando. Per esempio anche la legge sulle unioni civili ha portato l’anno successivo a un aumento di richieste di chi voleva venire in Italia anche a celebrare l’unione. Sono messaggi che servono, non bastano i privati. Rispetto all’inizio molto è comunque cambiato, tra gli operatori c’è un clima di interesse molto forte, perché sapere che ora potranno vendere la destinazione Italia in maniera più strutturata è una grande opportunità».
I DETTAGLI. Come funziona la convention? Il cuore dei lavori sarà preceduto da una giornata con incontri tra buyer e seller, poi tre giornate con formazione, speech, accordi b2b tra i delegati membri di Iglta, che l’anno scorso a New York sono stati oltre 700. Si stima che l’anno prossimo a Milano arriveranno operatori che nel complesso raccolgono un fatturato di oltre 100 milioni di dollari all’anno. E nei tre giorni di convention per la città si potrebbe generare un indotto di 2 milioni di euro, e si lavora anche a pacchetti di viaggio pre e post convention per i partecipanti. Ma i riflettori, una volta “spenti” negli spazi congressuali dell’Una Hotel, potrebbero accendersi in città. È infatti allo studio un programma di eventi, dalla cultura al divertimento, in diverse location milanesi, di cui si occuperà Alessandro Cecchi Paone, volto noto e da tempo sostenitore e testimonial dell’associazione italiana del turismo gay and lesbian (Aitgl).