Convention Maavi: «Le agenzie devono tornare al centro»

Convention Maavi: «Le agenzie devono tornare al centro»
03 Giugno 12:21 2024 Stampa questo articolo

PUGLIA – «Riposizionare le agenzie di viaggi al centro, ridando loro il valore che possiedono e meritano». È l’obiettivo fissato da Enrica Montanucci, presidente Maavi, ribadito più volte nella convention che l’associazione ha organizzato lo scorso weekend (dal 31 maggio al 2 giugno) a Peschici, nel nuovo gioiellino del Gruppo Nicolaus: il Valtur Baia del Gusmay, quattro stelle a un passo dal mare presentato agli ospiti dalla direttrice vendite Isabella Candelori. In struttura, a fare gli onori di casa, l’ad Giuseppe Pagliara.

Per la presidente Maavi è fondamentale «tornare al rispetto di filiera». Le agenzie di viaggi, spiega Montanucci ai circa 130 partecipanti, «devono essere messe nelle giuste condizioni di vendita, per tenere alto l’entusiasmo che contraddistingue chi lavora in questo settore. Noi agenti vogliamo tornare a essere i protagonisti, ma è necessario riprendere a dialogare in modo costruttivo e produttivo. L’intelligenza artificiale? Va realizzato qualcosa insieme, per far sì che questa nuova tecnologia diventi per noi un’opportunità. Le innovazioni possono aiutarci a comunicare meglio, dobbiamo imparare a farlo per davvero se vogliamo recuperare terreno».

Tra gli ospiti in convention a Peschici – dove si sono svolti anche gli incontri B2B firmati Faro Group, gruppo di acquisto in uscita con il nuovo portale e che conta 450 agenzie e un fatturato di 30 milioni di euro, alla cui direzione commerciale c’è Bruno Normanno – era presente anche l’europarlamentare Lucia Vuolo: «Ho a cuore questo settore e la direttiva pacchetti, su cui si tornerà a discutere dopo le elezioni. Oggi il problema delle agenzie di viaggi sono principalmente le low cost, non bisogna dimenticare che l’Italia si regge sulle piccole e medie imprese che devono restare al centro del mercato».

In collegamento, invece, Gianluca Caramanna, consigliere del ministro del Turismo italiano Daniela Santanchè e deputato della X Commissione parlamentare Attività Produttive e Turismo, con cui Enrica Montanucci, affiancata da Gabriele Milani, direttore nazionale Fto, Stefania Mandurino, consigliera generale Aidit, e Luana De Angelis, vice presidente vicario Fiavet, ha affrontato i temi politici più caldi (riassunti anche in una lettera inviata da Gianni Rebecchi, presidente Assoviaggi), confermano la volontà delle associazioni di fare sempre più fronte comune e trovare l’equilibrio ideale.

DALL’ABUSIVISMO AI FAMOSI 39 MILIONI

In prima battuta, Gabriele Milani ha chiesto risposte concrete sul tema dell’abusivismo, definito «dilagante e ormai fuori controllo». Caramanna ha precisato che si tratta di un problema «al centro dell’agenda del Mitur, come sapete stiamo provando a definire meglio le regole anche con il vostro supporto. L’idea, in quest’ambito, è di mettere in piedi un sistema di database in stile Cin come fatto per gli affitti brevi, alzando le sanzioni. Credo che questo discorso si riesca a chiudere entro fine 2024».

Un altro tasto dolente sono poi i famosi 39 milioni di aiuti Covid, «per molti ancora del tutto inarrivati», ha incalzato De Angelis a cui Gianluca Caramanna ha provato a dare una tempistica: «Per i fondi ci sono stati dei problemi tecnici e saranno sbloccati a inizio secondo semestre 2024. Lavoreremo inoltre a un albo dei direttori tecnici di agenzia».

Infine, le associazioni di categoria hanno ripetuto l’importanza di fare formazione e pensare al turismo organizzato di domani che dovrà necessariamente poter contare su personale qualificato. In tal senso, Stefania Mandurino ha presentato il progetto sperimentale e replicabile che Aidit avvierà a ottobre in Puglia. Un corso di Travel Office Manager con la rete Its, di circa 2mila ore, oltre mille laboratori e 900 ore di stage».

L'Autore

Giulia Di Camillo
Giulia Di Camillo

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