«In Italia abbiamo dimostrato che un cordone sanitario esiste, adesso dobbiamo affermare su tutti i mercati che il nostro Paese è sicuro». Interviene dal palco della 12ª edizione di Bto (in corso di svolgimento alla Stazione Leopolda di Firenze) Alessandro Nucara, direttore generale di Federalberghi, per ribadire la posizione degli albergatori aderenti all’associazione di Confcommercio sull’intera vicenda coronavirus.
Il ministro Dario Franceschini, del resto, l’aveva anticipato qualche giorno fa: «Il governo è intervenuto con efficacia e tempestività a salvaguardia della sicurezza nazionale. Ora vogliamo affrontare le problematiche che sta vivendo un settore strategico per l’economia nazionale quale è il turismo».
«Ancora non si sa cosa farà il governo, ma apprezziamo l’idea», ha proseguito Nucara che non ha però gradito il blocco «così rigido del governo italiano su visti e aeroporti, che andava concordato con altri Paesi. Voglio però vedere il lato positivo della cosa, adesso siamo in grado di mostrare al mondo che da noi funziona un cordone sanitario.
E se certo non si può pensare di introdurre tra le offerte delle strutture tricolore una tipologia di camera “china free” («si sta un po’ esagerando», il commento di Nucara), il rischio da evitare è uno solo: far passare su alcuni mercati, come quello americano, che l’Europa sia a rischio. «A Venezia, per due giorni di acqua alta, abbiamo avuto tre mesi di cancellazioni. Non vorremmo che anche in questo casso accada la stessa cosa».