Così i t.o. si riprendono il Natale
Un fine anno in buona salute per i tour operator italiani, che vedono crescere le prenotazioni per i viaggi organizzati. Cresce del 13%, infatti, il booking per le vacanze di Natale e Capodanno rispetto allo stesso periodo del 2018, secondo il consueto Osservatorio Astoi. Crescita accompagnata anche da un aumento del budget dedicato alle vacanze e da un valore medio delle pratiche che registra un +4%.
Due tendenze vengono sottolineate dal report dell’associazione: in primis il fatto che la crescita sia trainata dal segmento premium o lusso, con il viaggiatore disposto ad aumentare la spesa in cambio di una maggiore qualità di prodotti, servizi e assistenza; poi la tenuta dell’Europa nel turismo organizzato, grazie alla richiesta di esperienze uniche, che finalmente contrasta il fai-da-te online.
Complice anche la possibilità di realizzare un bel ponte tra le festività di Natale e Capodanno, la tendenza è quella di prenotare vacanze da 5 a 10 giorni verso Maldive, Mar Rosso, Caraibi, Sud-est asiatico, Stati Uniti, Emirati. Circa il 50% delle prenotazioni, inoltre, è stato effettuato in advance booking, con ampio anticipo e riguarda persone di età fra 35 e i 70 anni.
«Non abbiamo ancora i dati definitivi ma il quadro è molto positivo: rileviamo infatti una crescita a doppia cifra rispetto al 2018 accompagnata da un lieve incremento nel valore medio dei pacchetti di viaggio, fattori che evidenziano una maggiore propensione alla spesa nel mondo del travel organizzato in generale, soprattutto da parte del segmento premium e lusso di clientela – ricorda il presidente Astoi Confindustria Viaggi, Nardo Filippetti – Riteniamo stia funzionando la sensibilizzazione che abbiamo promosso nel tempo, il far comprendere ai consumatori che affidarsi ai tour operator aderenti alla nostra associazione comporta consulenza, assistenza e garanzie».
L’IDENTIKIT DI CHI PRENOTA. Entrando nel dettaglio, Astoi identifica la tipologia di viaggiatore che prenota con i tour operator per le prossime vacanze: in prevalenza persone fra 35 e 70 anni con la tendenza di viaggio in coppia o famiglia. Chi sceglie invece di aggregarsi a un viaggio di gruppo, preferisce numeriche da 8/12 partecipanti.
I single, in ogni caso, non si lasciano scoraggiare dai supplementi. Scelgono viaggi itineranti, sia individualmente sia iscrivendosi a tour di gruppo. Per il mare prediligono hotel e resort adults only. Le mete più gettonate per trascorrere le feste invernali sono state Mar Rosso, Caraibi (Repubblica Dominicana, Cuba, Giamaica), Zanzibar, Capo Verde, Canarie, New York e Dubai.
LE ESPERIENZE SI PRENOTANO PRIMA. Riguardo al tema delle esperienze, l’Osservatorio fa notare come ora vengano richieste già prima della partenza. I viaggiatori chiedono di prenotare alcuni servizi dall’Italia, per avere la garanzia di usufruirne in loco e di contare sulla selezione fatta da esperti, mente al mare chiedono di conoscere prima le escursioni fruibili, che sono diventate un fattore primario nella scelta della destinazione o del resort. “Nel caso di città, come quelle negli Stati Uniti o negli Emirati, chiedono di prenotare city tour con guida, ingressi a musei, eventi sportivi, spettacoli teatrali, cerimonie gospel, cenoni in locali di tendenza. In montagna chiedono di bloccare subito lezioni con maestri di sci e skypass”, sottolinea la nota.
METE: CHI SALE E CHI SCENDE. Capitolo destinazioni: gli italiani premiamo Maldive, Caraibi, THailandia, Zanzibar e Sud-est asiatico, con ampio gradimento anche per il vicino Mar Rosso egiziano. Gli appassionati di viaggi hanno mostrato di prediligere Stati Uniti ed Emirati Arabi, con un certo interesse anche verso Nilo, Perù e Colombia.
Riguardo le capitali europee tengono Londra, Vienna e Praga, in calo Berlino e Madrid. Diminuiscono anche le richieste per i semplici pacchetti voli e hotel. In termini generali hanno sofferto le destinazioni Cile (per la situazione politica), Messico e Kenya, mentre le mete emergenti sono Tasmania, Filippine, Etiopia, Algeria ed Ecuador.